rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Ostia Ostia / Lungomare Lutazio Catulo

Ostia, Capocotta e Castel Porziano: il litorale romano cambia "per l'ambiente e la legalità"

Il pm Palazzi dissequestra i 2 punti-ristoro sulle spiagge e ne concede l'uso fino al 30 ottobre: si allontana la demolizione. Prima della bella stagione infatti saranno aperti i 5-6 varchi nel X Municipio

Ostia, il mare dei romani, cambierà look e diventerà "una piccola riviera romagnola" con spiagge libere e attrezzate. Almeno, nelle intenzioni, è questa la proposta dell'Amministrazione capitolina che vorrebbe più passaggi al mare garantiti, meno cemento e soprattutto con concessioni che non si rinnovano più automaticamente.

IL PUA - Perché l'illegalità si combatte anche con una "pulizia urbanistica" delle spiagge, un litorale "più vivibile e qualitativamente migliore". La mission, portata avanti dal Pd romano che ha presentato una mozione per avere più varchi al mare di Ostia, è stata sottolineata anche dall'assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo.

Un cambiamento che modifica dalle fondamenta l'impianto del vecchio Piano di Utilizzazione degli Arenili (Pua) con il relativo Strumento urbanistico degli Arenili (Sua), in vigore dal 2010. Il vecchio documento, infatti, si basava sulla "cristallizzazione dell'esistente", cioè una sorta di sanatoria di ciò che è stato costruito negli anni ed elargiva "incentivi premiali per chi apriva varchi di accesso al mare" che, per inciso, sono obbligatori.

I VARCHI SUL LUNGOMURO - Prima della bella stagione dovrebbero esserci 5-6 varchi nuovi aprendo, così, una ulteriore breccia sul 'lungomuro'. Poi, in futuro, sarà stabilito quanti passaggi aprire: dovranno essere di 15 metri di larghezza e potranno essere organizzati come piazzette dove si potranno mettere dei tavolini e fare ristorazione. In pratica, i singoli concessionari potrebbero sfruttare "i passaggi" che insistono sulla propria superficie ma che servono anche per raggiungere gli arenili.

IL NUOVO REGOLAMENTO - Per quanto riguarda gli stabilimenti, con il nuovo regolamento che dovrà a breve arrivare in Giunta e poi in Assemblea capitolina, prima dell'estate, si parte da principi totalmente diversi rispetto al precedente del 2010 che modificava quello del 2005. "Per stabilire la superficie edificabile - ha spiegato Caudo - ci si basa sull'indice più basso (0,05 mq su mq) il che vuol dire che su una superficie totale di 1mln 650mila mq quella edificabile è di 82.500 mq, più di quella attualmente costruita".

Questo vuol dire che c'è chi ha costruito più di quanto avrebbe dovuto, chi meno e quindi "chi ha diritto ad allargarsi può farlo da quando entra in vigore il Regolamento, mentre chi deve 'restringersi' sarà obbligato a farlo quando scadrà la concessione", prima dell'eventuale rinnovo. Ovviamente a stabilire quanto ciascuno possa edificare sarà una tabella basata sul concetto di proporzionalità.

IL 'NUOVO' LITORALE - "Il nostro intento - ha concluso Caudo - non è quello di punire ma di pulire e cioè di rendere il litorale migliore e, soprattutto, adeguare i manufatti al piano regolatore, cosa che il vecchio regolamento non faceva". Insomma la lotta all'illegalità passa anche per le spiagge pulite. Non solo Ostia però. Novità sono previste anche per Capocotta, l'oasi naturale che dipende dal Campidoglio, e Castel Porziano, quella donata dal presidente Saragat e presa in carico dal X Municipio. Quella che nell'insieme doveva essere una spiaggia libera dei romani, di circa due chilometri e mezzo con dei piccoli chioschi di legno, di sessanta metri quadrati piano piano ha subito una lenta ma radicale metamorfosi che ha trasformato spesso i chioschi in mega ristoranti. Senza considerare il fenomeno del 'lettino selvaggio'.

IL DISSEQUESTRO DEI CHIOSCHI - Nelle scorse settimane il Municipio di Ostia, proprio per quanto riguarda Castel Porziano, ha annunciato, gli "atti necessari alla rimozione degli abusi e al ripristino delle regole" ma proprio da qui arrivano ultime notizie. I magistrati del Tribunale di Roma, per evitare disservizi sulla spiaggia, hanno infatti dissequestrato i fabbricati autorizzando la concessione d'uso fino al 30 ottobre prossimo. Il sostituto procuratore della Repubblica, Mario Palazzi, ha così concesso l'uso dei due punti-ristoro che nell'estate 2014 erano stati posti sotto sequestro.

L'iniziativa della magistratura ridimensiona, almeno per ora, i piani del Pd romano che ha posto tra le priorità l'abbattimento dei chioschi di Castelporziano. I gestori si sono impegnati a demolire e ricostruire i punti-ristoro alla fine dell'ormai imminente stagione ma attendono una regolarizzazione sulla materia.

L'AREA DI CAPOCOTTA - Diversa è la situazione di Capocotta, inserita nel perimetro della Riserva del Litorale, e sottoposta alle autorizzazioni della Commissione Nazionale della Riserva. "Non appena sarà approvato il Piano di Assetto della Riserva del Litorale, si potrà finalmente riorganizzare tutto il comparto di Capocotta rispetto agli accessi al mare, ai parcheggi e alla tipologia dei chioschi per rispettare le dune e la spiaggia", ha fatto sapere il presidente della Commissione Ambiente del Campidoglio, il consigliere dem Athos De Luca.

BATTAGLIA DI AMBIENTE E LEGALITA' - "La battaglia per l'ambiente e la legalità che Roma ha intrapreso con i varchi a Ostia per il libero accesso alle spiagge, deve estendersi anche alle spiagge libere di Castel Poriano e Capocotta. Il Pd farà del diritto al godimento delle spiagge libere del litorale romano una battaglia di civiltà e legalità, che per troppi anni è stata dimenticata", conclude De Luca. Tutto questo in attesa delle elezioni che nel X Municipio si terranno solo a maggio 2016 e con il sindaco Ignazio Marino che oggi assumerà i poteri di presidente del municipio di Ostia

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ostia, Capocotta e Castel Porziano: il litorale romano cambia "per l'ambiente e la legalità"

RomaToday è in caricamento