FOTO - Ostia: abusivismo, degrado e violenza nella pineta Acque Rosse
Le morti dei due senza fissa dimora, lo stupro di una ragazza polacca, Le immagini documentano il pessimo stato in cui versa la pineta delle Acque Rosse lato via delle Azzorre
Come tramutare una storica pineta in una discarica a cielo aperto. Succede ad Ostia, succede nella pineta delle Acque Rosse dove degrado e baraccopoli la fanno da padrone. Uno dei polmoni verde , cuore della Riserva Naturale del Litorale Romano, stretto tra la via del Mare e il Tevere sembra ormai abbandonato a se stesso. I residenti della zona, soprattutto quelli che abitano nel comprensorio di viale dei Romagnoli, hanno paura e in pochi ormai si avventurano nella pineta, tappezzata da accampamenti abusivi, più volte sgomberati dalle forze dell'ordine. È proprio tra queste tendopoli che nelle scorse notti sono morti due clochard: una donna ucraina e un uomo di 62 anni gennaio, entrambi deceduti per il gelo calato nella notte.
Quella che vive lì, nella zona che affaccia in via delle Azzorre, è una comunità che quasi non chiede aiuto anzi lo rifiuta come è successo durante un sopralluogo fatto dal Comune di Roma, dall'Amministrazione e da volontari del posto. Oltre allo sporco, alla mancanza di sevizi igienici e alla totale assenza di un impianto elettrico ci sono, come se non bastasse, anche le colonne dei tralicci elettrici dell'Acea. Una situazione difficile che si complica ancora di più se si pensa che un mese fa, il 4 gennaio, sempre tra quelle baracche si è consumato lo stupro di una giovane polacca da parte di due romeni. La pineta delle Acque Rosse, purtroppo, non è solo cronaca nera ma anche degrado e abbandono come testimonianza anche la denuncia fatta da un nostro lettore che lo scorso 26 aprile documentò lo stato di abbandono e il parcheggio abusivo di alcune auto proprio nel cuore del verde.
