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Ostia, manca certificato antimafia: bloccati centri estivi per disabili

I centri che sarebbero dovuti partire lunedì scorso sono fermi e i genitori si sfogano sui social. La direzione generale di Anffas: "Non abbiamo ancora ricevuto i nominativi dei bambini né l'ok per iniziare"

Nel X Municipio commissariato per mafia è proprio un mancato documento antimafia che blocca un servizio. Si tratta, questa volta, dei centri estivi per disabili che sarebbero dovuti partire, ma che il parlamentino lidense ha bloccato. Una vicenda che vede, ancora una volta, la macchina burocratica rallentare un servizio. 

Secondo la graduatoria pubblicata dal sito ufficiale del X Municipio e datata 17 maggio, la Cooperativa Socio Sanitaria Futura, la Cooperativa Presenza Sociale, la Cooperativa Sociale Le Milla e una Notte e Anffas Ostia Onlus sono chiamate a garantire il servizio. Al netto dello stop per il certificato antimafia.

Per legge qualsiasi assegnazione, anche dove non c’è alcun tipo di guadagno come i centri estivi per disabili, hanno bisogno di una serie di certificazioni antimafia. Lo prevede l'articolo 100 del decreto legislativo 159 del 2011. 

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Stefano Galloni, direttore generale di Anffas, associazione di famigliari di persone con disabilità, prova a fare chiarezza: "Sì è vero, il X Municipio lo scorso venerdì ci ha chiesto dei certificati antimafia che abbiamo prontamente inviato. I nostri centri estivi, da progetto, sarebbero dovuti partire lunedì, purtroppo non abbiamo ancora ricevuto i nominativi dei bambini né l’ok per iniziare. Ci auguriamo che la commissione straordinaria possa riuscire in tempi brevi a venire a capo anche di questa situazione".

A rimetterci, nel valzer burocratico, sono ovviamente le famiglie dei disabili. Giulia, la mamma di un bambino che già l'anno scorso aveva usufruito del centro estivo di Anfass lodandone le qualità, si sfoga: "Mia figlia, come altri bambini, dal 13 giugno avranno il centro estivo? Ma certo che no! Più o meno manca una firma su un documento e se vuoi il servizio paghi". 

Dello stesso avviso anche Nicoletta che entra nel dettaglio: "Ho inviato come al solito la richiesta per i centri estivi lo scorso 23 maggio. Da allora non abbiamo più saputo nulla. Per vie traverse abbiamo appreso che le liste sono pronte ma manca una firma sulla determina dirigenziale. Si tratta di un servizio fondamentale per fare in modo che i ragazzi con disabilità possano integrarsi e socializzare visto che molti centri estivi privati non prendono ragazzi con disabilità perché non attrezzati e molti altri hanno costi eccessivi. Capisco il problema procedurale ma le scuole sono finite ormai, i centri estivi dovevano partire lunedì e ancora non sappiamo nulla. A questo va ad aggiungersi il continuo taglio delle risorse. Dall’assistenza educativo culturale ai centri estivi l’importante è tagliare sui servizi sociali".

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