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Castel Porziano, in forse altre demolizioni dei chioschi: sarà battaglia legale

Proroga fino a giugno per il 4° Cancello. Le ruspe si sono fermate invece martedì pomeriggio, per una sospensiva del Consiglio di Stato, al chiosco del 6° Cancello

Sarà battaglia legale. I gestori dei chioschi di Castel Porziano attaccano le "ruspe della legalità" del Comune di Roma. Ieri sono proseguiti i lavori di demolizione degli ampliamenti abusivi del chiosco 'Paradise beach', al 1° Cancello della spiaggia libera di Castel Porziano. Gli operai hanno lavorato per liberare l'area dalle macerie presenti intorno al chiosco riportandolo alla metratura originaria. La situazione, però, resta calda. 

STOP AL 6° CANCELLO - Le ruspe si sono fermate martedì pomeriggio, per una sospensiva del Consiglio di Stato, al chiosco del 6° Cancello dove era stata abbattuta completamente la parte della struttura fronte mare. Dopo la chiusura  per permettere l'inizio dei lavori di demolizione, i cancelli di Castelporziano sono stati riaperti al pubblico.

Mauro Franzolin, gestore del chiosco, spiega che il Comune "ha deciso di demolire tutto per poi fermarsi davanti alla sospensiva del Consiglio di Stato fino al 28 aprile. Nel frattempo però non posso lavorare. E se per caso il Consiglio di Stato mi desse ragione?". Lo stesso Franzolin aveva avuto anche una accesa discussione con l'assessore alla legalità del Comune, nonché delegato al litorale Alfonso Sabella (qui il video).

LA RABBIA DEI GESTORI - A difendere la categoria ci ha pensato il presidente del Consorzio Castelporziano '98, Roberto Giordani: "L''intervento è stato svolto senza che il Giudice Amministrativo si fosse definitivamente pronunciato per tutti gli interessati riguardo alla richiesta di sospensione degli ordini di abbattimento, tutti impugnati, di cui Roma Capitale era a conoscenza. Infatti tre chioschi avevano ottenuto il provvedimento di sospensiva alcuni giorni fa e gli altri erano in attesa dell'adozione di medesimi provvedimenti, di cui uno arrivato nel primo pomeriggio di martedì. Sono stati messi quindi in esecuzione i suddetti ordini di abbattimento comunali, senza attendere tutti i gradi di giudizio e che hanno riguardato parti adibite ai servizi e alla ristorazione".

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PROROGA PER IL 4° CANCELLO - Sabella, dal canto suo, non molla di un centimetro e anche ieri si è assunto "tutte le responsabilità del caso". Il Consiglio di Stato ha, però, concesso una proroga alla sospensiva per gli abbattimenti dei manufatti abusivi al gestore del quarto Cancello di Castelporziano fino al 16 giugno.

"Questo significa che nessuno potrà procedere all'abbattimento fino a tale data e che gli altri gestori si organizzeranno per fare istanza di sospensiva fino alla medesima data - commenta in una nota il Consigliere Capitolino di Forza Italia Ignazio Cozzoli -. Peccato che al signor Franzolin, titolare del chiosco al sesto Cancello, sia stato abbattuto il manufatto nonostante avesse specificato all'Assessore Sabella di essere anch'egli destinatario di un provvedimento di sospensiva. Spero che il Signor Franzolin sia in possesso di un avvocato esperto di risarcimento del danno per lucro cessante. Altrimenti gliene fornirò uno io, dopo aver presentato un articolato esposto su questa vicenda alla procura Regionale della Corte dei Conti". 
 

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