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Castel Porziano, Consiglio di Stato boccia ricorso chioschi: nuove demolizioni

Da domani possibili quindi altre demolizioni. Ad Ostia, invece, il presidente dell'Unitalsi si fa sentire: "Dopo i varchi si faccia piano per disabili"

Sale a quattro il numero di chioschi della spiaggia di Castel Porziano nei confronti dei quali è possibile procedere all’abbattimento delle superfetazioni eccedenti i permessi. Ne da notizia il Campidoglio con una nota stampa. "Il Consiglio di Stato - si legge - ha infatti rigettato il ricorso in appello presentato da due dei cinque destinatari del provvedimento firmato dal X Municipio". 

ALTRE DEMOLIZIONI - Da domani sarà dunque possibile procedere con la demolizione dei manufatti che eccedono gli spazi in concessione. Il provvedimento si aggiungerà dunque all’azione intrapresa dall’amministrazione lo scorso 14 aprile, che ha già interessato due dei cinque chioschi.

NUOVI VARCHI - Nel frattempo Rossella Matarazzo, vice Capo di Gabinetto con delega alla sicurezza, oggi ha incontrato le associazioni delle imprese balneari di Ostia che si sono rese disponibili a collaborare con il municipio lidense, avanzando le proprie proposte per garantire l'accesso al mare.

Per cominciare, saranno rimosse le siepi e le reti che impediscono il passaggio e ostruiscono la visuale, soprattutto in corrispondenza degli stabilimenti 'Nuova Pineta' e 'Pinetina'. Gli stabilimenti 'Elmi' e 'Battistini' si sono invece impegnati a intervenire per rendere meno impattanti i campi di beach volley allestiti sulla spiaggia.

Ostia, abbattimento chioschi a Castel Porziano

ACCESSI PER I DISABILI - Riguardo il tema dei varchi verso il mare è intervenuto anche Alessandro Pinna, presidente dell'Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) di Roma: "Attendiamo anche un concreto piano per la piena accessibilità della spiaggia alle persone disabili".  

"Cominciano ad arrivare segnalazioni da parte di persone con handicap che hanno difficoltà  ad accedere alle spiagge perché spesso quelle attrezzate possono accogliere solo alcuni disabili. Abbiamo sperimentato, gli anni scorsi, che la possibilità di passare al mare una giornata può essere l'alternativa alla solitudine in un appartamento in periferia - spiega Pinna -. per questo crediamo che il primo segnale di legalità, che deve arrivare da Ostia, sia quello di potere permettere a tutti i disabili romani di sentirsi cittadini di serie A aprendo realmente le spiagge e il mare anche a loro".

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