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Ostia: Canale insabbiato, i pescatori protestano e "occupano" il Lungomare

A due giorni dal dragaggio è ancora emergenze nel Canale di Pescatori

Il Canale dei Pescatori di Ostia è di nuovo insabbiato. A due giorni dal dragaggio di emergenza è impossibile accedere al mare. Un danno per le 12 famiglie di operatori ittici professionisti del territorio costrette, quindi, a rimanere a terra. Un de-ja vù che si ripete costantemente. 

L'ultimo episodio ad inizio mese [qui il video] quando pescatori e diving, pur di rientrare o uscire in mare, hanno dovuto arrangiarsi con mezzi di fortuna pur di vivere una giornata serena. Con l'abbassamento della marea, infatti, le barche sono rimaste intrappolate. Oggi stessa scena biblica. Con il mare diviso e la sabbia del Canale in bella vista. 

Dal X Municipio confermano che presto inizieranno i lavori per il triennio 2017/19. A gestire i lavori sarà la 'Costruzioni Generali Zoldan s.r.l.' che ha vinto il bando e che sta aspettando l'ok per le analisi chimiche, batteriologiche e di compatibilità delle spiagge.

I lavori prevedono interventi di "manutenzione frequente nei mesi invernali", di "manutenzione normale nelle stagioni intermedie", di "manutenzione bassa nei mesi estivi" ai quali si aggiungono le operazioni di "analisi delle sabbie" e del loro eventuale "ripascimento" fino al 2019. Un programma che avrà come spesa totale, 286.695,75 euro con un grosso risparmio per le casse dell'Amministrazione.

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Una soluzione tampone, però, che non convince l'Associazione Canale dei Pescatori. "Il problema è un altro - sottolinea il presidente Vincenzo Basso a RomaToday - serve l'allungamento dei moli non solo il dragaggio. Per questo stiamo organizzando un incontro con la Regione Lazio per esporre il problema e trovare una soluzione definitiva. Il Canale è una risorsa che dobbiamo tutelare e stiamo perdendo, basti pensare che negli anni ottanta le licenze professionali erano 160 ora solo 12".

"Non basta più la volontà di dragaggi onerosi per la collettività, peraltro unica competenza possibile e praticabile per il Municipio, come soluzione 'tampone'. Limitare il fenomeno dell'insabbiamento della foce mediante il prolungamento dei moli rappresenta il punto di partenza per la rivalutazione funzionale del Canale", ribadisce Basso che spiega: "questo è uno strumento fondamentale anche per limitare il dissesto idrogeologico. Così rimangono infatti i rischi degli allagamenti perché non c'è un corretto ed adeguato sistema di deflusso delle acque interne verso il mare". 

Canale dei Pescatori insabbiato

E allora così si può chiedere ai politici che ora stanno "combattendo" per la poltrona di presidente del X Municipio? "Poco, la politica locale non troverà mai una soluzione definitiva a questa problematica", ha concluso il numero uno dell'Associazione Canale dei Pescatori.

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"Il sindaco Raggi annunciava a settembre trionfalisticamente l'inizio dei lavori, ma fino a qualche giorno fa era tutto fermo. A seguito delle mie denunce e dell’interrogazione parlamentare annunciata dal deputato di Fdi Fabio Rampelli sul ritardo degli interventi di riqualificazione, nonostante l'appalto di manutenzione triennale fosse stato già aggiudicato, venerdì scorso si sono viste le prime ruspe.  Ma si sono subito bloccate, con il triste risultato che i pescatori si sono svegliati con il Canale nuovamente intasato", dichiara in una nota Monica Picca, candidata del centrodestra ad Ostia.

"Da presidente del Municipio X rilancerò questo angolo di paradiso facendolo diventare un luogo attivo nella produzione e un elemento caratteristico per turisti e sportivi, aprirò un contenzioso per il pieno e quotidiano uso della Casa del Mare, lasciata da Zingaretti in stato di abbandono affinché possa essere data in gestione e messa a reddito dal Municipio", conclude Picca che oggi ha effettuato un un nuovo sopralluogo al Canale.

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I pescatori di Ostia, per far sentire la loro voce, questa mattina hanno anche "occupato" simbolicamente il lungomare per un'oretta creando anche grandi disagi alla viabilità con la temporeana chiusura di via dei Pescaori. L'occupazione è stata interrotta quando sono stati ricevuti e ascoltati da un rappresentante della Regione Lazio, il quale ha garantito che domani cercheranno di aprire un varco a mare con un ulteriore intervento urgente.

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