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Sabato, 20 Aprile 2024
San Lorenzo San Lorenzo / Piazza dei Sanniti

San Lorenzo: sigilli al Cinema Palazzo, ma decine di persone rientrano nello spazio

Il vicesindaco Bergamo e l'assessore all'Urbanistica: "L'attività del Cinema Palazzo va salvaguardata"

Sigilli al Cinema Palazzo di San Lorenzo. Questa mattina poco prima delle nove le porte dello stabile sono state chiuse dall’ufficiale giudiziario alla presenza degli avvocati della proprietà, la Area Domus spa, e dell’ufficiale giudiziario accompagnati solo da alcuni vigilantes privati e dal fabbro che ha saldato alcuni ingressi. Secondo quanto apprende Romatoday non è stato chiesto alcun intervento della forza pubblica. L’ex cinema che affaccia su piazza dei Sanniti è stato occupato da artisti e cittadini dall’aprile del 2011 per opporsi alla realizzazione di un casinò e trasformato in uno spazio culturale molto attivo anche tra le realtà del quartiere. Infatti fin da subito decine di persone si sono riversate in piazza del Sanniti e a metà mattinata sono rientrate nello stabile da una delle porte non saldate.

Lo spazio è rimasto quindi chiuso per poco tempo e la reazione della cittadinanza in difesa dello spazio culturale si è fatta subito sentire. "Ci opporremo in ogni modo alla sua trasformazione in un supermercato o in un casinò", hanno fatto sapere gli attivisti. La loro azione ha ricevuto anche il sostegno del vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, e dell'assessore all'Urbanistica, Luca Montuori: "L’attività del Nuovo Cinema Palazzo va salvaguardata. Ė un presidio culturale di grande valore che non deve essere  cancellato", hanno scritto in una nota.

L'avvocato della proprietà, contattato da Romatoday, ha spiegato la motivazione dell'apposizione dei sigilli: “Questa mattina era stato fissato l’ennesimo accesso per lo sfratto esecutivo che la proprietà ha ottenuto in Tribunale con sentenza di primo grado nel 2014 poi confermata dalla Corte di Appello”, spiega Filippo Scozza, avvocato della proprietà. Negli ultimi due anni si sono ripetuti diversi tentativi di accesso. “Le volte precedenti non siamo stati fatti entrare mentre stamattina ci è stato aperto e l'accesso è avvenuto senza l'uso della forza". Gli attivisti, però, non confermano questa versione dei fatti. Continua l'avvocato: "L’ufficiale giudiziario ha effettuato un primo sopralluogo, scattato fotografie, redatto un verbale e apposto i sigilli. Abbiamo anche sostituito i lucchetti”, continua l’avvocato.

Come spiegato dalla proprietà “lo sfratto è stato richiesto nei confronti della società affittuaria, la Camene spa, che dopo l’occupazione non ha più versato gli affitti”. E proprio quest’ultima, che all’interno dello stabile avrebbe voluto realizzare uno spazio con sale slot, negli anni scorsi ha avanzato una denuncia per l'occupazione dell'immobile da cui è partito un processo per invasione a carico di dodici persone. Chiesto anche un risarcimento danni. L’immobile inoltre nel luglio scorso è stato inserito nella lista degli stabili da sgomberare stilata dalla Prefettura di Roma.

Intanto secondo quanto apprende Romatoday, è in programma un incontro tra la presidente del II municipio Francesca Del Bello e la proprietà. “Siamo disponibili al dialogo ma non senza un accordo”, ha fatto sapere l’avvocato Scozza a Romatoday. “Non bisogna dimenticare che lo stabile, acquistato nel 2003 e rimasto vuoto fino al 2011, è di proprietà privata e che ogni anno versiamo 75mila euro di Imu. Se dobbiamo farci qualcosa che abbia valore morale vogliamo che avvenga seguendo iter legali”.

La notizia ha subito fatto scattare un tam tam tra attivisti e abitanti di tutta la città che si sono subito radunati in piazza dei Sanniti in difesa dello spazio che negli ultimi anni ha visto sul suo palco centinaia di concerti, spettacoli teatrali, presentazioni di libri ma anche feste per il quartiere comprese iniziative per famiglie e bambini. In sua difesa negli ultimi mesi si sono schierati molti artisti e attori tra cui anche Marcello Fonte, Palma D’Oro al Festival di Cannes. In mattinata gli attivisti sono rientrati nel Cinema Palazzo.

“Su una delle porte non sono stati apposti i sigilli così siamo rientrati e tra poco qui si terrà un’assemblea pubblica”, fanno sapere dal Cinema Palazzo a Romatoday. “Ci opporremo in ogni modo alla restituzione di questo spazio per evitare che diventi un supermercato o di nuovo un casinò, com’era la proposta iniziale. Restituiremo il cinema alla collettività e ne manterremo l’aspetto culturale. Saremo qui tutta la giornata". San Lorenzo chiama a raccolta tutta la città.

In mattinata è arrivata anche la solidarietà del vicesindaco Luca Bergamo e dell'assessore all'Urbanistica Luca Montuori: "L’attività del Nuovo Cinema Palazzo va salvaguardata. Ė un presidio culturale di grande valore che non deve essere  cancellato", scrivono in una nota. "In un quartiere difficile come San Lorenzo, ha portato attività, cinema, incontri in alternativa a solitudine e dispersione per tanti ragazzi e non solo. É urgente intraprendere tutte le azioni necessarie per sottrarre questa come altre vicende dalla zona di conflitto tra diritti delle proprietà di immobili abbandonati e interesse pubblico nel loro uso per scopi sociali e culturali, nello spirito che anima l’articolo 48 della Costituzione Italiana. É indispensabile trovare un equilibrio e sono oramai urgenti strumenti innovativi perché questo possa essere raggiunto senza costanti strappi alle norme. Molte città europee stanno esplorando strade che si fondano su accordi pubblico-privati – Parigi di recente – e sulla prevalenza dell’interesse pubblico quando l’abbandono di proprietà private per lungo tempo crea un danno al tessuto urbano. Regione e Roma Capitale devono muoversi di concerto lungo questa via. Per l’immediato auspichiamo e lavoriamo perché si possa trovare un equilibrio con la proprietà e consentire che le attività del Nuovo Cinema Palazzo si sviluppino, senza tensioni che fanno solo male ad un quartiere già ferito. Richiamiamo però tutti alla necessità di un salto di qualità e di innovazione senza cui è impossibile affrontare organicamente la situazione”. 

Molte le dichiarazioni di sostegno da parte del mondo della politica. "Riteniamo l'apposizione dei sigilli di questa mattina un gesto pesantissimo, quando invece è ora necessario aprire un dialogo con gli attivisti del Cinema e con le istituzioni per cercare una soluzione che eviti di privare il quartiere di San Lorenzo e la città di Roma di uno spazio fondamentale come questo", le parole della consigliera regionale della Lista civica per Zingaretti, Marta Bonafoni. "Vanno individuati strumenti nuovi per affrontare la questione degli 'spazi sociali' nella nostra città, partendo magari dalla legge regionale sui beni comuni che abbiamo approvato qualche mese fa in Regione e che può essere di utilità fondamentale in questo percorso. Ai ragazzi e alle ragazze del Palazzo va il mio sostegno". 

Aggiunge Stefano Fassina, consigliere Comunale di Sinistra per Roma, presente in piazza dei Sanniti: "L'esperienza del Nuovo Cinema Palazzo non può essere cancellata. È una realtà sociale e culturale preziosa e riconosciuta dal territorio. Anima iniziative di solidarietà insostituibili. Non può essere derubricata a affare di esclusivo interesse della proprietà. L'Amministrazione Raggi non può rimanere indifferente, ma deve intervenire per salvare un pezzo fondamentale del welfare della nostra comunità". 

A favore del cinema palazzo anche il Pd capitolino. Scrive su Facebook il consigliere del Pd Giovanni Zannola: "Non ho dubbi, mai li avrò. Tra chi libera uno spazio per offrire un luogo di cultura e partecipazione alla città e chi vuole trasformarlo in una rendita grazie a slot machine e casinò, alimentando inoltre le nuove preoccupanti dipendenze, io sto dalla parte degli occupanti del Cinema Palazzo". 

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