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Palestrina, il sindaco De Angelis ha le ore contate. In 10 presentano la mozione di sfiducia

Questa mattina è stata presentato, dai due consiglieri del M5S, il documento che in pratica pone fine all’attuale amministrazione e che sarà votato al prossimo consiglio entro 20 giorni da oggi

Sono 10 su 16 i consiglieri che questa mattina hanno presentato la mozione di sfiducia al sindaco di Palestrina Adolfo De Angelis e tra questi ce ne sono ben tre del suo stesso partito ovvero del PD. Ora il Presidente del consiglio Emiliano Fatello ha 20 giorni di tempo per convocare l’assise comunale che, salvo ripensamenti dell’ultima ora, sarà quella che decreterà la fine dell’attuale amministrazione a pochi mesi dalla scadenza naturale di maggio 2019.

I nomi dei firmatari della mozione

Andrea Saladino dei cinque stelle ed Giuseppe Pizziconi (Adesso noi Palestrina) sono i primi firmatari poi ci sono Massimo Guerrini (Eccoci Forza Italia), Duilio Braghese ed Enrico Proietti (Palestrina Popolare), Tiziano Stazi e Roberta Cubeddu (Udc), Igino Macchi, Laura Notarnicola e Lino Sabelli (Pd).

Le rivendicazioni

“In 5 anni questa amministrazione non ha fatto nulla per riqualificare la città di Palestrina. Una Giunta immobile – si legge nel testo della mozione protocollata questa mattina - che, di fatto, ha reso nullo il dibattito nel Consiglio Comunale e dove il Sindaco non ha mai dato seguito alle proposte della minoranza, benché fossero state approvate dal Consiglio. Troppi ritardi e silenzi su vicende e appalti. Ancora attendiamo chiarimenti sulle gravi dichiarazioni dell’ex segretario comunale, sul Parcheggio multipiano, sulla scuola in Viale della Vittoria, sul Palaiaia, sugli affidamenti diretti dei servizi e del patrimonio pubblico”.

Un’amministrazione incapace

“Questa Amministrazione – continua il documento – si è dimostrata incapace di gestire l’attività quotidiana, non ha fatto nulla per evitare l’impoverimento sociale e culturale di Palestrina, non è nemmeno riuscita a garantire un minimo di servizio bibliotecario e la difesa del suo patrimonio librario; non ha saputo gestire le emergenze, vedi il crollo della palazzina nel centro storico, l’interruzione della strada di via Barberini, solo per citare i più recenti. In ultimo – aggiungono – non ci ha evitato nemmeno lo squallido spettacolo di liti personali tra due fazioni politiche nella stessa maggioranza, che hanno condizionato la vita di Palestrina. Decretare la morte ufficiale di questa pessima esperienza politica ci permetterà di evitare gli ultimi colpi di coda di una giunta delegittimata e senza maggioranza, ormai a pochi mesi dalle nuove elezioni”.

Il documento richiama altresì l’articolo 57 dello Statuto Comunale secondo il quale “La mozione di sfiducia, sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, deve essere motivata, anche con riferimento al solo venire meno della maggioranza consiliare, ed è messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua presentazione”.

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