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Municipio XII, un anno di giunta Crescimanno: tra polemiche e spaccature i risultati non si vedono

Un anno passato a placare i dissidi interni alla sua maggioranza, mentre la cittadinanza ancora aspetta azioni concrete per il territorio

Un inizio non proprio positivo per la minisindaca di Monteverde. Nel suo primo anno da amministratrice del municipio 12, Silvia Crescimanno è stata più impegnata a dirimere questioni interne al gruppo grillino che a portare avanti il suo programma di governo. 

Fratture e frizioni sono cresciute nei mesi intorno al consigliere e presidente dell'Aula, Massimo di Camillo, e al conflitto di interessi di quest'ultimo, certificato da un parere di Anac: per 10 mesi è stato titolare di un nido in convenzione con il Comune di Roma violando l'art.63 del Tuel (Testo Unico degli Enti Locali). E non solo è rimasto al suo posto senza mai ammissioni di colpa, ma il caso non è nemmeno passato da una discussione in Aula. 

La minisindaca ha scelto il silenzio di tomba nonostante le continue pressioni di una parte di consiglieri e degli attivisti della "base". Ha perso ufficialmente due pedine della squadra: la prima Francesca Grosseto, consigliera passata a Fratelli d'Italia, causa "troppi ostacoli interni al mio lavoro". La seconda Annamaria Gabrielli, ex presidente della commissione Politiche sociali, per la scarsa trasparenza e la poca comunicazione intorno al caso di Camillo. Lei avrebbe auspicato un passo indietro del consigliere almeno da presidente dell'Aula. 

Nel frattempo è salito il malumore intorno al centro di accoglienza pronto ad arrivare a Massimina in un'ex scuola di polizia, le strade aspettano interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, idem per quanto riguarda il verde pubblico e i lavori interni nelle case popolari, vedi via Consolata e il plesso di immobili ErpLa presidente comunica esclusivamente via Facebook con post in cui rende note le inziative avviate dal municipio. Il 21 giugno la pedonalizzazione per una sera di piazza Scotti con una serie di attività per le famiglie e i bambini del quartiere, poi un incontro-confronto sul regolamento degli Aec (gli educatori che nelle scuole affiancano gli alunni con disabilità), e ancora l'attivazione del servizio di trasporto per gli annunci dell'istituto Margherita Hack.

Azioni da riconoscere, ma che alla cittadinanza non possono certo bastare. Senza contare alcuni annunci, sempre via social, che hanno fatto scatenato le reazioni degli utenti. Specie nella settimana dell'emergenza rifiuti, quando Roma annaspava in mezzo ai sacchetti lasciati accanto a secchioni stracolmi, e la presidente postava qualche fotografia di strade pulite negando l'emergenza. Demolita dai romani che hanno risposto nei commenti con scatti di vie invase di immondizia. Voto: 4. 

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