rotate-mobile
Monteverde Monteverde / Viale di Villa Pamphili

Istituto Manzoni, un esempio di malascuola: "Cade a pezzi". E il municipio fa spallucce

Genitori sul piede di guerra scrivono alle istituzioni: "Servono interventi urgenti". Ma il municipio al momento non dispone dei fondi necessari per effettuare la manutenzione straordinaria

Infissi degli anni '50, vetri rotti tenuti insieme con lo scotch, arredi mal ridotti, pavimenti sconnessi, topi a giro negli spazi esterni, bagni al limite del fruibile. Chissà se per settembre, alla scuola media Manzoni di via di Villa Pamphili, gli alunni potranno contare su spazi decenti. L'anno al momento si è chiuso con una pessima cartolina di degrado che i genitori, rappresentanti d'istituto, hanno portato più volte all'attenzione degli amministratori locali, con dossier fotografici annessi. 

"Si richiede urgentemente un intervento di manutenzione, perché il livello di degrado è tale che non garantisce più le condizioni minime di tollerabilità. Non si parla più e solo di decoro ma di dignità e di vivibilità". La pulizia dei locali "è pressoché assente", si legge nell'ultima lunga missiva che mamme e papà invieranno nei prossimi giorni alle istituzioni competenti. Finestre rotte, mura con crepe evidenti e marciume accumulato intorno ai termosifoni pericolanti, staccati dal supporto e retti solo dalle tubature. E ancora i banchi in formica con le superfici taglienti perché sollevati dal legno sottostante e uscite d'emergenza con maniglioni non a norma, danno il benvenuto agli studenti da anni. 

"Ci siamo accorti delle condizioni in cui versano i locali quando siamo andati a pulire per la giornata del decoro, il 25 marzo" racconta la signora Silvia, una mamma. "Abbiamo fatto delle ricerche, per la manutenzione della scuola negli anni sono stati spiccioli. Praticamente soltanto 27mila euro per la bonifica dall'amianto, della cui presenza non siamo mai stati informati. Per il resto l'istituto è faticescente"

Servono lavori il prima possibile, ma al solito mancano le risorse, economiche e umane. Il 12 giugno l'assessore ai Lavori Pubblici Valerio Andronico ha effettuato un sopralluogo nella scuola, vedendo con i suoi occhi le condizioni di aule e arredi. "Ci è stato detto che non ci sono i fondi per la manutenzione straordinaria e che manca il personale presso l'UOT necessario per attivare i bandi" scrivono i genitori. Ci sarebbe la possibilità di partecipare al Fondo Kyoto per le scuole 2016, prorogato al 30 giugno 2017, ma "manca la figura di un architetto che possa occuparsi della progettazione esecutiva". 

Degrado alla scuola media Manzoni

Di oggi un Consiglio straordinario in municipio richiesto da tutte le forze di opposizione, durante il quale è stato affrontato ampiamente il tema, alla presenza degli stessi genitori. Dal centro destra, Forza Italia e Fratelli d'Italia, un ordine del giorno con cui è stato richiesto l'impegno alla presidente nel reperimento urgente di fondi. L'odg è stato bocciato dalla maggioranza grillina. Un "no" ufficialmente motivata con un "stiamo già provvedendo" e un "gli interventi scolastici vanno programmati tutti insieme".

"Abbiamo assistito alla solita bagarre politica - spiega il signor Fabio, papà di una ragazzina che frequenta l'istituto - la sensazione è di un pressappochismo nella gestione del problema, a quando ci è stato garantito si sta cercando in tutti i modi di partecipare al Fondo Kyoto (il bando sopracitato, ndr), ma in realtà sono risorse che riguardano soltanto l'efficientamento energetico".  
 
Sul piede di guerra i consiglieri di Fratelli d'Italia. "I Cinque Stelle hanno bocciato la nostra proposta di riqualificare la scuola Manzoni per partito preso, dimostrandosi insensibili verso le istanze delle famiglie e rivolgendosi a male parole ai genitori - dichiarano il consigliere e il vicepresidente, Giovanni Picone e Marco Giudici - un atteggiamento vergognoso e disonesto che dimostra lo scarso interesse verso i cittadini e un'esclusiva attenzione al proprio orgoglio, peccato che con l'orgoglio non si può governare un territorio"

Abbiamo tentato di chiedere conto dei fatti all'assessore alla Scuola, Fabiana Tomassi, che ha preferito non parlare con il nostro giornale, attaccando bruscamente il telefono senza neanche ascoltare l'oggetto delle nostre richieste. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Istituto Manzoni, un esempio di malascuola: "Cade a pezzi". E il municipio fa spallucce

RomaToday è in caricamento