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Sabato, 20 Aprile 2024
Monteverde

Gabrielli in XII municipio: "Contro prostituzione ci saranno aree out e aree in"

Il numero di palazzo Valentini incontra cittadini e istituzioni del territorio. Monteverde, Portuense, Massimina, La Pisana. Tanti i temi oggetto di dibattito. Al centro prostitute e campi rom

Risolvere il problema della prostituzione consentendo l'attività solo in alcune aree, le famose "zone rosse", chiudere al più presto il campo rom de La Monachina, salvare il Forlanini dalla speculazione edilizia. Il prefetto Gabrielli incontra associazioni, cittadini, maggioranza e opposizione del XII municipio, nel consueto giro dei parlamentini. Tanti i nodi critici affrontati, a partire dalle "lucciole" che affollano i marciapiedi di Massimina, Portuense, Monteverde. Da via Leone XII a piazzale Martin Luther King, dalla piazzetta del Bel Respiro a via di Brava, da via Aldobrandeschi a via del Ponte Pisano. 

PROSTITUZIONE - "Posso fare solo un discorso generale, perché ancora il commissario Tronca non si è mosso con un'ordinanza". Ma dovrebbe farlo a breve. Un provvedimento per arginare il fenomeno del meretricio, e cornici varie di degrado, è dato quasi per scontato. E' probabile che si vada nella direzione di una suddivisione per aree. La famose "zone rosse", più volte al centro del dibattito sul tema specie in zona Eur dove il fenomeno è da anni nella top ten di denunce e battaglie politiche, dove sarà consentito l'esercizio del mestiere più vecchio del mondo. "Aree out e aree in" come le definisce il prefetto. Ma i dettagli si discuteranno quando l'ordinanza sarà nero su bianco. "Parlare di quali zone inserire o no è quantomeno prematuro". 

Un tema che scotta quello delle lucciole. Per i consiglieri, Marco Giudici, del municipio, e Fabrizio Santori, della Regione, la proposta "non ha senso", perché vietare l'esercizio in alcune zone farebbe semplicemente sì che ce ne siano altre, limitrofe, pronte ad accogliere le prostitute cacciate. "Si finirebbe col favorire il fenomeno della prostituzione su strada. Oltretutto così facendo la prostituzione verrebbe veicolata sicuramente nelle zone periferiche, aggiungendo degrado al degrado". E ancora: "Se dobbiamo navigare a vista con queste proposte assurde, tanto vale aprire un serio dibattito sulla riapertura delle case chiuse, che comunque rappresenterebbero un elemento di maggior tutela sanitaria per la cittadinanza, di decoro per i quartieri e di introiti per lo Stato".

CAMPI ROM - Mani legate anche sul fronte rom, tema che ritorna puntuale in tutti i municipi periferici della città. Ogni territorio ha il suo campo, abusivo o no, da chiudere al più presto perché focolaio di discariche, fumi tossici, illegalità. "Io non posso chiudere i campi senza un provvedimento politico, ma la mia posizione è quella. Vanni superati". Per La Monachina però si sta andando in quella direzione. Il procedimento per la chiusura era stato già avviato quando ancora Roma era governata da politici e non da tecnici, insieme all'ex assessore al Sociale, Francesca Danese. 

"E' una priorità, ora per chiuderlo ho bisogno che l'amministrazione ricollochi le persone da qualche parte e faccia la bonifica dell'area". E ancora "stiamo riproponendo il tema al commissario - aggiunge - e spero che passate le festività si riesca a intervenire". Per quanto riguarda i roghi di metalli, attività ordinaria in tutti i campi della Capitale, il prefetto esclude telecamere interne. "Sono inutili, visto che si usano per sanzionare chi trasgredisce alle regole e nei campi rom ci sono persone che non si fanno scrupoli ad avere problemi con la giustizia". 

IL FORLANINI - Altra questione all'ordine del giorno l'ospedale Forlanini, "un'area che non può essere destinata a speculazione edilizia, anche se ad ogginessun ente pubblico è in grado di rilevarla". Intanto però, assicura il prefetto, "la Regione sta terminando l'opera di bonifica e ha assegnato il territorio a un istituto di vigilanza, inoltre ha destinato gli immobili della parte a valle della struttura a due istituzioni importanti: l'arma dei carabinieri e l'Ares 118". Quindi "almeno quella porzione avrà destinazione non solo pubblica ma anche di presidio del territorio". 

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