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Montesacro Tufello / Via Ventotene

Via Ventotene, Roma ricorda le 9,27 di dodici anni fa

Cerimonia in memoria delle vittime dell'esplosione del 27 novembre 2001: corone di fiori e preghiere per civili e Vigili del Fuoco

Come ogni anno da quel 27 novembre 2001 che ha cambiato la storia del quartiere e soprattutto l’esistenza delle tante famiglie colpite, Roma ha ricordato la tragedia di Via Ventotene: esattamente dodici anni fa il boato di un'esplosione squarciò la routine di Valmelaina spezzando la vita di quattro civili e di altrettanti Vigili del Fuoco accorsi al civico 32 in seguito alla segnalazioni di un guasto da parte dei cittadini.


Lo scoppio, generato da una fuga di gas, provocò uno squarcio di trenta metri nello stabile: i pompieri della squadra 6A del distaccamento Nomentano furono investiti dall’onda d’urto subito dopo essere riusciti ad evacuare l’edificio, impedendo così una tragedia ancor maggiore; nulla da fare anche per tre donne che si trovano nel negozio di parrucchiere al pian terreno e per colei che fu travolta dal crollo del tetto.


Panico, urla, incredulità e disperazione per le strade di Valmelaina: altre trenta persone rimasero ferite e circa ottocento cittadini che abitavano i palazzi limitrofi, anch’essi danneggiati, furono sgomberati e accolti in alloggi messi a disposizione dal Comune di Roma. Intorno a loro si strinse tutta la Città, ma soprattutto l’intero quartiere dove la ferita è ancora aperta e nel quale il ricordo di quanto accaduto è più che mai indelebile.


Alla consueta cerimonia commemorativa hanno preso parte tanti residenti per portare ancora una volta conforto ai parenti delle vittime, sul posto anche il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, accompagnato dalla Giunta e da alcuni consiglieri di Piazza Senpione, oltre al Sindaco di Roma, Ignazio Marino.

Via Ventotene, Roma ricorda la tragedia del 2001


Alle 9,27 - al suono della sirena dell’automezzo dei Vigili del Fuoco - è stata deposta una corona di fiori in Via Ventotene all’angolo con via Scarpanto; mazzo di fiori anche ai piedi della statua commemorativa in Piazza di Valmelaina, toccante poi la preghiera a Santa Barbara da parte dei Vigili del Fuoco.

"È importante essere qui a ricordare e commemorare i civili e i Vigili del Fuoco che persero la vita, dimostrando coraggio e professionalità" – ha detto a margine della cerimonia il Sindaco Marino. "Non dobbiamo dimenticare che in questo Paese ci sono persone che hanno privilegi, stipendi altissimi, quando lo stipendio medio di un Vigile del Fuoco è di 1.300 euro. Abbiamo visto in tutti gli eventi tragici del nostro Paese – ha aggiunto il Primo Cittadino - quanto straordinaria e davvero impavida sia la loro dedizione al bene della nostra comunità”.


“Ricordiamo una tragedia epocale ed incredibile. Coloro che intervennero tra i primi descrivono ancora oggi con commozione lo scenario di una vera e propria catastrofe, un ricordo indelebile per il nostro territorio e per la Città. E’ una ferita ancora aperta che deve far parte del nostro ricordo collettivo, un ricordo sicuramente poco piacevole ma assolutamente da tenere vivo e ben impresso nella mente di tutti affichè non ci si dimentichi e si continui a commemorare i civili e i Vigili del Fuoco che in via Ventotene persero la vita”- ha detto il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne.


La mattinata di Valmelaina si è poi conclusa con la benedizione da parte del Cappellano dei Vigili del Fuoco e la Santa Messa in suffragio delle vittime presso la Parrocchia del SS. Redentore, dove proprio in quel tragico giorno di novembre venne allestita una centrale operativa temporanea per coordinare i soccorsi.

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