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Val melaina Tufello / Via Ventotene

Nella piazza fantasma sfregio alla spesa sospesa: il “panaro solidale” diventa pattumiera

Il Coronavirus non ferma gli incivili: a Valmelaina la cassetta della spesa sospesa utilizzata per gettare bottiglie di birra vuote. I residenti: "Assembramenti e bivacchi tutto il giorno"

Bottiglie di birra vuote al posto dei generi alimentari destinati a chi ne ha più bisogno: così a Valmelaina l’inciviltà si fa beffa della spesa solidale attivata nel pieno della crisi da Coronavirus

Valmelaina, lo sfregio alla solidarietà nella piazza “fantasma”

Succede nella piazza “fantasma” del quartiere, quella dell’ex mercato da anni sospesa nel limbo delle competenze: un’area compresa tra i palazzoni popolari e la stazione Jonio che è ancora “cantiere”, ostaggio dell’annoso contenzioso tra Roma Capitale e i proprietari dei box sottostanti. Un braccio di ferro legato al PUP (Piano Urbano dei Parcheggi) che continua a negare al cuore di Valmelaina manutenzione e decoro. Nello sfacelo più totale di installazioni ludiche distrutte, muretti sfregiati e verde incolto quel raggio di luce rappresentato dalla cassetta solidale: “Chi può metta, chi non può prenda” – il messaggio affisso sopra. 

Coronavirus, la cassetta solidale diventa pattumiera

Un gesto nobile sfregiato: la scatola è stata trasformata in una pattumiera, proprio come le aiuole circostanti e i vialetti. Si perché la “piazza non piazza” di Valmelaina è da anni terra di nessuno: teatro di bivacchi ed evidentemente, vista la quantità di vetro e alcolici consumati e abbandonati nell’area, anche di assembramenti nel pieno dei divieti contro la diffusione del Covid-19. 

“Anche durante la quarantena l'area viene sporcata dagli incivili che bevono quotidianamente. C'è qualcuno che si interessa di pulire o come al solito questa piazza assieme al municipio rimane nel degrado più totale?” – si chiede Lucio Parlavecchio, della pagina Reporter Montesacro. 

“Tantissime bottiglie di birra e gente ai giardinetti a fare conversazione”, “in piazza c'è gente tutto il giorno, non abbiamo mai visto chiedere i documenti a nessuno dei gruppetti che vi stazionano” – commentano adirati i residenti.

Gli stessi che da oltre un decennio sognano uno spazio di socializzazione decoroso e sicuro, non un’terna area cantiere preda di sbandati e incivili. 
 

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