Omicidio Verbano, svolta dal Dna: gli occhiali da sole "avranno un volto"
La notizia è apparsa oggi sull'edizione romana de La Repubblica. Sul reperto, lasciato da uno dei killer, sono state isolate tracce di sudore. Ora la procura ha chiesto la comparazione con il dna dei sospettati
Il caso era stato riaperto otto mesi fa. La svolta sull'omicidio di Valerio Verbano arriva dai carabinieri del Ris: gli esami sugli occhiali da sole smarriti da uno dei killer in casa del 19enne militante della sinistra extraparlamentare hanno consentito di isolare tracce organiche, probabilmente sudore. Ora la procura ha ordinato una comparazione tra il materiale ritrovato con il Dna dei due sospettati dell'omicidio. Come riporta il quotidiano La Repubblica (articolo a firma di Martina Di Berardino), i progressi delle tecniche scientifiche e investigative hanno reso possibile l'isolamento di materiale genetico dalle stanghette e dal nasello degli occhiali da sole scuri ritrovati in casa Verbano, al Tufello in via Monte Bianco 114.
Il 22 febbraio del 1980, un commando di tre persone fece irruzione nell'abitazione del giovane, di ritorno dal liceo Archimede, freddandolo con un colpo di pistola alle spalle. Erano gli anni bui della forte contrapposizione tra giovani militanti di destra e di sinistra: un "confronto" troppo spesso affogato nel sangue. A trentuno anni dal tragico episodio, dunque, l'inchiesta nelle mani del pm Erminio Amelio sembra aver trovato uno sbocco positivo nella ricerca dei colpevoli.
Gli esperti della scientifica hanno analizzato anche altri reperti lasciati dal commando prima della fuga: il bottone e il silenziatore artigianale della pistola ritrovata sulla scena del crimine (il passamontagna e il cappello indossati da uno dei tre vennero distrutti su disposizione del giudice istruttore nel 1989), ma qui l'esito è stato negativo. Le tracce organiche sono su quegli occhiali. Gli indiziati dalla procura di Roma sono due, entrambi militanti della destra romana negli anni di piombo.
