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Tensostruttura Fucini, l’ASD Montesacro a Piazza Sempione: “Vogliamo il campo”

La fine dei lavori era prevista per il settembre scorso ma la struttura è ancora incompleta, la società sportiva che - in base al bando - dovrà gestirla chiede di sapere che cosa blocca la convenzione

Doveva essere una struttura polifunzionale al servizio della Scuola Fucini e degli atleti dell’ASD Montesacro, società sportiva dilettantistica del territorio che nel 2012 ha vinto il bando di gestione. 170mila euro il finanziamento della Regione Lazio nel 2008, fondi insufficienti per completare l’opera, così la tensostruttura nel cortile della Scuola Media Renato Fucini - con i lavori iniziati nell’estate scorsa - è ancora un vero e proprio capannone polveroso inutilizzabile da alunni e sportivi.

Nel novembre 2014 la raccolta firme di genitori e associati della Montesacro che per dare una casa ai propri atleti ne vorrebbe a stretto giro l’affidamento gravandosi pure delle spese di ultimazione.

Ieri, con tanto di divise ufficiali, la società sportiva si è presentata a Piazza Sempione invadendo l’Aula del Consiglio in modo pacifico e colorato. Obiettivo: ottenere spiegazioni sui ritardi e sul blocco della convenzione da parte del Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, che pure nel novembre scorso aveva ipotizzato la fine della questione nel giro di poco.

“Non capiamo e vogliamo sapere il perché di questi ritardi. Abbiamo presentato tutta la documentazione che ci è stata richiesta a più riprese e quindi vogliamo conoscere i motivi che stanno bloccando il tutto” – spiega il prof. Marco Di Lernia, presidente dell’ASD Montesacro.

“La struttura, costruita all’interno della scuola, adesso è in uno stato di totale abbandono e causa problemi all’istituto. Da un punto di vista strettamente sportivo – prosegue Di Lernia – alunni e atleti non possono usufruirne. I ragazzi della Montesacro sono costretti a dividersi in vari campi sparsi sul territorio e la società a pagare gli affitti con dispendio economico notevole”.

A rispondere in Aula il minisindaco, sceso dal suo ufficio dopo il rifiuto del Presidente Di Lernia di recarsi al primo piano con una delegazione di associati, genitori e istruttori gialloblù: meglio, questa volta e prima dell’incontro tenutosi subito dopo ai piani superiori, ottenere spiegazioni ufficiali alla presenza di tutti coloro che hanno passato il pomeriggio a Piazza Sempione.

“Quello della tensostruttura Fucini è stato un percorso farraginoso: un finanziamento regionale insufficiente per l’ultimazione dell’opera con un bando di gestione inserito quando ancora non c’era nulla da gestire” – ha detto Marchionne spiegando come dal novembre 2014 il Terzo abbia dovuto effettuare un ulteriore conteggio sui lavori necessari al completamento “cifre che sono aumentate rispetto alle stime iniziali”.

ASD Montesacro a Piazza Sempione: "Vogliamo il campo alla Fucini"

Passaggi amministrativi avventati e senza le necessarie coperture, secondo il minisindaco, avrebbero fatto il resto rendendo il percorso tortuoso e in salita.

Adesso Piazza Sempione pare stia aspettando solamente la classificazione del Dipartimento Sport che dovrà certificare che quella è una struttura su cui il Municipio può deliberare:  “La delibera che dovrà votare il Consiglio è già pronta” – ha assicurato il minisindaco.

Dieci giorni, due settimane al massimo i tempi previsti per ottenere quel documento da Roma Capitale e forse così chiudere una vicenda che si trascina ormai da anni.

Con la tensostruttura di via Fucini la scuola media potrà avere così una palestra funzionale e decorosa, l’ASD Montesacro un tetto per tutte le discipline e i suoi atleti, il territorio – insieme a quello dell’ex GIL – un altro punto di riferimento dignitoso e prestigioso per le attività sportive.

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