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Tensostruttura Fucini, un capannone polveroso: l’ASD Montesacro rimane senza palestra

Convenzione che affida la struttura all'Associazione Sportiva vincitrice del bando non ancora firmata: "Continuano a prenderci in giro, citeremo Comune per inerzia e danni"

Un’opera per la quale la Regione Lazio nel 2008 stanziò 170mila euro; una struttura destinata alla ASD Montesacro, società dilettantistica del territorio vincitrice di un bando pubblico. I lavori per la tensostruttura che sorge nel cortile della Scuola R. Fucini iniziarono solo nell’estate 2014, insufficienti i però i fondi con un futuro pallone che ad oggi è un cumulo di polvere ingombrante pure per l’istituto che lo ospita.

Verso la fine del 2014 genitori degli atleti, istruttori e associati della Montesacro diedero il via ad una raccolta firme affinchè qualcosa a livello burocratico si smuovesse con l’Associazione Sportiva a chiederne l’immediato affidamento gravandosi pure delle spese di ultimazione.

All’inizio di aprile la pacifica invasione gialloblù a Piazza Sempione per avere un confronto diretto con le istituzioni.
“Quello della tensostruttura Fucini è stato un percorso farraginoso: un finanziamento regionale insufficiente per l’ultimazione dell’opera con un bando di gestione inserito quando ancora non c’era nulla da gestire” – disse nell’occasione il minisindaco Marchionne spiegando come dal novembre 2014 il Terzo abbia dovuto effettuare un ulteriore conteggio sui lavori necessari al completamento “cifre che sono aumentate rispetto alle stime iniziali”.

All’epoca attesa pure per la comunicazione del Dipartimento Sport di Roma Capitale che avrebbe dovuto certificare  la competenza municipale a deliberare con un documento – assicuravano dal Montesacro – “già pronto”.

Ma ad oggi, pur essendo arrivata la conferma dal Dipartimento, nulla ancora si è mosso.Per l’ennesima volta ci hanno preso in giro. Il Presidente Marchionne dopo la nostra pacifica occupazione del 1 aprile ci aveva dato una scadenza e aveva dichiarato che entro la fine del mese la convenzione sarebbe stata firmata” – si sfoga il Presidente dell’ASD Montesacro, Marco Di Lernia, sottolineando come il mancato atto non permetterà all’Associazione di poter accedere ai mutui agevolati del credito sportivo, tramite Bando della Regione Lazio. Così atleti e allenatori gialloblù dovranno passare un altro anno a girovagare in altre strutture non senza dispendio economico per la società.

“Disappunto e fastidio” per i mancati sviluppi della vicenda sono stati espressi da Riccardo Evangelista della Lista Marchini che si è detto “indignato dall’assoluta insensibilità e indifferenza risepetto a sane iniziative economiche che cercano di sviluppare in maniera virtuosa il territorio”.

“Anche se la telenovela dovesse sbloccarsi per quest'estate potrò partecipare al bando per accedere al mutuo agevolato e soprattutto – prosegue Di Lernia - il capannone resterà ancora per una anno abbandonato, a rischio di atti vandalici e altro che potete immaginare”.

Dalla società sportiva intanto è stata inviata una nota al Presidente del CONI e a quello della FIP. Non è esclusa poi l’azione legale nei confronti del Comune “reo di inerzia e conseguenti danni”.

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