Palazzine moderne tirate su tra Talenti, Montesacro e Vigne Nuove: un complesso residenziale che può fregiarsi della vicinanza - da qui poi il nome - alla Villa di Faonte, un’area archeologica di estrema importanza nella quale gli studiosi hanno individuato la villa del liberto Faonte nella quale Nerone – fuggito da Roma – si tolse la vita per non essere catturato dopo essere stato dichiarato nemico pubblico dal Senato.

Una zona per la quale i residenti chiedono di più, per questo pochi giorni fa i cittadini hanno dato vita ad un comitato per la tutela del quartiere e per far rispettare le promesse alle amministrazioni.

Questa sera si terrà la prima assemblea pubblica nella quale saranno discussi alcuni punti sui quali il CdQ non intende arretrare.

Maggiore visibilità per il quartiere perché possano riprendere le vendite delle case e i condomini non siano più costretti a pagare il 70% del consumo degli appartamenti invenduti; il rilancio del commercio di vicinato per non vedere più serrande abbassate e locali abbandonati.

Il Comitato chiede poi un’area verde dove i bambini possano giocare. Il decoro tra i temi più scottanti: “I nostri cassonetti sono sempre strapieni e le strade non vengono mai pulite, siamo al limite dell'indecenza” – dice il CdQ rilanciando anche la questione sicurezza “ci avevano promesso delle case in un parco non in un cantiere desolato e buio”.

I residenti chiedono poi partecipazione a cominciare dal piano di trasporto pubblico che dovrà essere ridiscusso una volta aperta la stazione Jonio della B1 “vogliamo dire  la nostra in modo tale di avere più autobus che portino in centro e non solo alla metro, non vogliamo essere isolati”.

L’appuntamento è per questa sera alle 20 in via di Villa Faonte, davanti alla banca. “Più siamo meglio è, questo – dicono - è il nostro quartiere, tocca a noi farci sentire”