Rissa nel PD del Municipio III, Ricozzi stende Corbucci: i due in ospedale
Trauma cranico per Riccardo Corbucci, che ha sbattuto la testa dopo essere stato spintonato da Claudio Maria Ricozzi, presidente dell'Assemblea del PD municipale
Assemblea rovente ieri pomeriggio in uno dei circoli del Partito Democratico del Municipio III. Durante il dibattito gli animi si sono scaldati e dalle argomentazioni politiche si è passati alle mani. Il presidente dell’Assemblea PD del territorio, Claudio Maria Ricozzi, ha spintonato uno dei suoi sfidanti alle scorse primarie e attuale Presidente del Consiglio di Piazza Sempione, Riccardo Corbucci, che è caduto all’indietro sbattendo la testa.
Immediata la chiamata al 118, Corbucci è stato trasportato in ambulanza al Pertini dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico: per lui prognosi di tre giorni e collare cervicale da indossare per tutta la prossima settimana. In seguito all’episodio – secondo quanto si apprende - anche Ricozzi avrebbe accusato un malore.
Alla base della lite una divergenza di opinione sulla legittimità del congresso al circolo di largo Fratelli Lumiere, una sezione non indicata sul sito ufficiale del PD di Roma e che a fronte dei suoi 19 iscritti – hanno fatto notare sulla pagina Facebook Adesso Roma 3. Il III Municipio ‘Ponte Vecchio Nomentano’ “non esiste né politicamente né organizzativamente nel territorio”.
Perentoria la condanna nella nota di Adesso Roma 3! che non ha risparmiato qualche critica nemmeno ad alcuni dei presenti: “Oltre al gesto violento, incompatibile con l'appartenenza ad un vero Partito Democratico ed ancor di più con ruoli di rappresentanza e dirigenza e la cui responsabilità non potrà certamente essere oggetto di ulteriori ipocriti opportunismi o tatticismi, è altrettanto doveroso denunciare l'ignominia di alcuni dei presenti, tra cui consiglieri municipali e dirigenti locali, che - per plateali meschine ragioni di calcolo politico ed interesse personale - minimizzavano o addirittura alteravano quanto accaduto, strumentalizzandolo indegnamente, sia sul piano del rispetto umano che della dignità democratica”.
Dalla sua Riccardo Corbucci ha specificato che la questione sarà trattata come strettamente personale: “Sono cose che esulano dal dibattito politico” – ha detto a RomaToday confermando di aver sporto denuncia e di non voler chiedere nulla al Partito.
“In tanti anni una cosa del genere non mi era mai capitata. Succede di avere delle opinioni differenti ma mai mi sarei aspettato un fatto così: il dibattito è il sale della politica, ma finito ciò occorre che ci sia sempre il rispetto per la persona”.
Dai renziani del Terzo poi il monito per un cambiamento di rotta: “Da chi ne ha il ruolo e la responsabilità ci aspettiamo coraggio e determinazione affinché la credibilità del Pd sia ricostruita con fatti e presupposti metodologici e comportamentali ben diversi da quelli accaduti”.
