Tra preservativi usati e lingerie, Prati Fiscali passeggia contro la prostituzione
Ieri sera il cammino dei residenti esasperati dalla massiccia presenza delle lucciole nel quartiere: "Stufi di avere le prostitute sotto le finestre"
Le prostitute invadono Prati Fiscali, già dalle prime ore della sera decine di lucciole affollano i marciapiedi e le strade del quartiere: sostano seppur riconoscibili alle fermate degli autobus, nelle vicinanze delle aiuole e sul ciglio della strada.
La presenza è massiccia non solo all’intersezione con la via Salaria ma anche verso il centro del quartiere: tante, tantissime quelle che si incontrano al bivio con via Val d’Ala, di fronte al noto fast food della zona e qualcuno giura di averle viste anche a piazzale Jonio che mai prima d’ora era stato terra di conquista delle meretrici.
Una situazione che crea profonda difficoltà ai residenti della zona costretti a sopportare il mercato del sesso sotto le proprie finestre, quando poi non è raro nemmeno dover constatare – visto il lascito di indumenti intimi e preservativi - anche gli avvenuti rapporti sessuali nei cortili dei palazzi e nelle rampe dei garage.
Una condizione alla quale i cittadini non vogliono più sottostare e così ieri sera in molti si sono ritrovati nell’ennesima passeggiata di quartiere: uno strumento pacifico attraverso il quale riappropriarsi delle strade e dei marciapiedi di quella parte di città che appartiene loro.
Un cammino che ha visto coinvolte quasi cento persone partite da largo Valturnanche, arrivate tra la tangenziale e la Salaria per poi risalire verso Prati Fiscali 136: il luogo simbolo della prostituzione esercitata nel bel mezzo dei palazzi del quartiere.
Poche le lucciole incontrate sulla strada principale, probabilmente a conoscenza dell’evento; cinque invece quelle che, ignare della mobilitazione, sono state colte dai fischi dei residenti e costrette a cambiarsi – via le minigonne e i tacchi vertiginosi - in fretta e furia dietro i cespugli per apparire semplicemente giovani e avvenenti ragazze a passeggio per il buio e desolato tratto finale di via dei Prati Fiscali.
“Qui nessuno si interessa della situazione e allora ci pensiamo noi: la notte non si dorme più – spiegano alcuni cittadini intervenuti alla manifestazione – tra chiacchiere, via vai di macchine e frequenti litigi. Non è possibile continuare di questo passo. Speriamo – hanno auspicato – che chiudano la strada anche se probabilmente non sarà possibile”.
In prima fila anche l’Avv. Alessandro Corsi, presidente di Salviamo Prati Fiscali: “Stiamo chiedendo aiuto alle istituzioni: noi non tolleriamo più la prostituzione sotto le case. Vogliamo una città che sia il centro dell’Europa, che sia vivibile e che abbia il minor degrado possibile. Se le istituzioni hanno il coraggio di dire che non sono in grado di risolvere il problema chiudessero la strada da piazzale Jonio a via Salaria ‘per prostituzione’. Devono assumersi la responsabilità: noi questa sera, a nostro rischio e pericolo, stiamo facendo da deterrente al fenomeno”.
Presenti al fianco dei cittadini anche alcuni consiglieri di Piazza Sempione: da Fratelli d’Italia, al corteo con militanti e uno striscione, al Movimento 5 Stelle e poi Lista Marchini e PdL; nessuno invece a rappresentare le forze di maggioranza la cui assenza non è passata inosservata.
PROIETTI (Movimento 5 Stelle) – “Siamo qui per dire basta a questo scempio. Ormai il problema della prostituzione in questo quadrante è evidente: sono arrivate fin sotto le case e questo non è tollerabile” – ha detto Simone Proietti, consigliere portavoce del M5s a Piazza Sempione.
CASCAPERA (Lista Marchini) – Sulla stessa linea anche Fabrizio Cascapera che ha sottolineato l’importanza della presenza delle istituzioni alla mobilitazione dei residenti: “Credo che uno dei compiti principali di chi fa parte delle istituzioni sia mostrare vicinanza ai cittadini ed è dunque mio dovere essere qui. Questo quadrante del Municipio, insieme ad altri, è sempre lasciato in disparte e i residenti lo avvertono. Il problema della prostituzione è molto serio, tanti i messaggi dei genitori che ci chiedono come spiegare ai figli piccoli la funzione e la presenza di ‘quelle signorine’ mezze nude a passeggio. E’ ora di mettere un freno a tutto questo. Tengo però a sottolineare – ha concluso Cascapera – che le ragazze spesso sono solo delle vittime, vanno colpiti coloro che lucrano sul fenomeno e chi sfrutta tale mercimonio di carne”.
Presente anche il centrodestra che già in passato, quando era alla guida del Municipio, era sceso in piazza con i cittadini.
FILINI (Fratelli d’Italia) - “Sono stato qui da esponente della Giunta negli anni scorsi e questa sera sono qui come consigliere di opposizione, è un fatto di coerenza. Sono soddisfatto che anche le altre forze politiche abbiano aderito alla mobilitazione, sarebbe stato opportuno che anche gli esponenti della maggioranza fossero intervenuti per solidarizzare con i cittadini che subiscono da tempo il fenomeno. Questa iniziativa è fortemente politica – ha sottolineato Filini - ma non è partitica: serve a riappropriarsi del proprio territorio scoraggiando la presenza delle lucciole con quella dei cittadini, i legittimi proprietari”.
BONELLI (Popolo della Libertà) – “Credo che con molta coerenza continuiamo una battaglia di legalità e di decoro per i nostri quartieri, non a caso passeggiamo a Prati Fiscali e non a via Salaria. Sappiamo che il problema della prostituzione è di difficile soluzione ma la non presenza non può essere la risposta: è una problematica nazionale ma non si può abbassare la soglia dell’attenzione come sta facendo l’attuale Giunta”.
BARTOLOMEO (Popolo della Libertà) – “Credo che non sia più possibile tollerare il progressivo dilagare del fenomeno che ormai è giunto sotto le case dei cittadini che si vedono così costretti a dover assistere dalle finestre a scene poco edificanti di donne mezze nude, sfruttatori e clienti” - ha detto Manuel Bartolomeo del PdL invitando l'amministrazione locale e comunale a prendere provvedimenti.
Prati Fiscali torna dunque a farsi sentire e a sperare che qualcuno intervenga per dar loro un aiuto: maggiori controlli, aumento delle sanzioni o chiusura della strada gli strumenti invocati dai partecipanti che, concluso il cammino dopo la mezzanotte, sono tornati a casa mentre un esercito di lucciole si riaffacciava nuovamente per strada e sotto le loro finestre. Un’ingombrante e massiccia presenza di cui i residenti del quartiere sperano di liberarsi presto.