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Montesacro Montesacro / Piazza Sempione, 15

La Giunta Capoccioni perde pezzi: l'Assessora "meteora" silurata dal fuoco amico

La minisindaca del Municipio III ha ritirato le deleghe all'architetto Brescia arrivata nella squadra di Piazza Sempione nell'agosto scorso. Lei si difende: "Ho lavorato molto per il territorio. Disprezzata in Terzo apprezzata in Campidoglio"

E' durato appena una manciata di mesi l'Assessorato a Mobilità e Lavori Pubblici del Municipio III guidato da Patrizia Brescia. L'architetto era arrivata nella Giunta Capoccioni nell'agosto scorso: Mobilità, Lavori Pubblici, Politiche delle Periferie, attuazione Programma di Recupero, Mobilità sostenibile, ciclabile e pedonale, queste le materie affidate a Brescia dalla minisindaca di Montesacro che aveva così portato la propria Giunta a sei elementi. 

Deleghe che, dopo pure il pressing delle opposizioni e il rifiuto di Brescia di dimettersi, con un'ordinanza del 17 novembre le sono state ritirate: la Presidente del Municipio III, Roberta Capoccioni, ha infatti revocato la nomina di Assessore a Brescia "per motivi di opportunità", si legge sul documento.

Ma guai a pensare che ad affossare l'ormai ex Assessora siano state le manovre delle più esperte opposizioni, che pure si hanno contribuito all'epilogo ma non in modo così determinante. A far fuori dai giochi l'architetto Brescia è stato il fuoco amico: quello dei colleghi portavoce del M5s.

A sostenerlo è l'ex Assessore che non risparmia critiche al comportamento di consiglieri e minisindaca. "Appena mi sono insediata ho provveduto a prendere possesso della mia stanza, ho sistemato i faldoni delle materie di mia competenza stilando l'organigramma e la pianificazione su parchi, scuole e strade. Purtroppo in questi mesi non mi è mai stato permesso di lavorare in modo sereno e agevole: ho trovato anche molta difficoltà nel comunicare con gli uffici e reperire la documentazione. Ostacoli ai quali - racconta Patrizia Brescia a RomaToday - si sono poi aggiunti gli attacchi interni, quelli che arrivavano dai miei colleghi di Movimento". 

Difficile, secondo la ricostruzione dell'ex Assessora, il rapporto con la Commissione Lavori Pubblici: "Con il presidente non abbiamo mai percorso la stessa strada, non mi è mai stato permesso, come invece sarebbe stato opportuno e anche normale, poter decidere insieme la linea da tenere".

Una condivisione, pure di intenti, venuta meno anche con la Presidente Capoccioni: "Dalla minisindaca - che pure l'aveva scelta nel corso dell'estate -  non sono mai stata ascoltata a pieno, mi ha rimproverato di non averle mai riportato nulla di quanto fatto in Comune ma non è vero. Sono stata tanto disprezzata nel Municipio III quanto invece apprezzata, per professionalità e modello di lavoro, nelle Commissioni di mia competenza in Campidoglio". 

E così l'ex Assessora non ci sta ad essere bollata come poco operativa e per nulla presente. "Il tanto lavoro che ho svolto sul territorio non è stato apprezzato forse perchè non amo sponsorizzare in modo ossessivo la mia attività su facebook. E di ciò sono felice perchè va contro il mio modo di vedere: avrei voluto lavorare non solo in apparenza o per rappresentanza ma per trovare soluzioni alla problematiche di cittadini e territorio". 

Un lavoro in favore della collettività del Terzo che l'architetto sente di aver fatto a pieno e con scrupolosità: "Ad esempio per quanto riguarda la mobilità ho preso tutti gli autobus del territorio per verificarne funzionalità ed efficienza. Ho parlato con utenti ed autisti. Cittadini con i quali ho sempre avuto un dialogo costante e positivo negli incontri e nella corrispondenza telematica". E a ben vedere dalla quantità di messaggi di solidarietà arrivati sul suo cellulare, tra cui pare pure quello della sua omologa in Campidoglio Linda Meleo, c'è da crederle davvero. 

"Mobilità, controllo caditoie, progetti per l'abbattimento delle barriere architettoniche, convenzioni, studi di fattibilità sulle bike lanes": questi i progetti che Brescia sostiene di aver seguito con meticolosità in questi pochi mesi da Assessore con il piano sulle corsie ciclabili ad alimentare il rammarico per un incarico che le è stato revocato.

Poche parole poi per le opposizioni e per chi l'ha accusata di aver eluso tutte le Commissioni: "In questo Municipio la trasparenza va spesso a intermittenza, serve per sottolineare solo quello che fa più comodo riferito a chi si vuole attaccare e mettere in difficoltà" - glissa laconica Brescia che comunque, nonostante l'esperienza da Assessore "meteora" in Municipio III, rimarrà nel Movimento 5 Stelle.

"Con questa revoca sono state calpestate la mia dignità e la mia professionalità ma ho sposato le linee del M5s e non lo abbandonerò" - promette Brescia che è già a lavoro sul progetto di riqualificazione della Tangenziale Est e sui tanti fronti amati dai ciclisti. 

Intanto a Piazza Sempione sembra già essere stata individuata la sua sostituta "che oltre alle imprescindibili competenze avrà una adeguata capacità d'ascolto per potersi rapportare e confrontare con gli uffici tecnici, tutti i consiglieri ed i cittadini" - ha scritto la minisindaca Capoccioni ringraziando Patrizia Brescia per il lavoro svolto.

La Giunta del Municipio III, dopo aver difeso a spada tratta il vice presidente Sartiano, perde invece adesso il primo pezzo con un esecutivo che non sembra essere a riparo da nuove tempeste: nel mirino della fronda grillina sembrano esserci infatti almeno altri due assessori. 
 

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