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Montesacro Montesacro / Piazza Sempione, 15

"Scambia Montesacro per stato totalitario": la minisindaca diventa Tse-tung Capocciong

L'iniziativa di FdI: "Qui non si fanno epurazioni, rispetti giudizio politico opposizioni"

Vacilla il governo della minisindaca Capoccioni in Municipio III. Dopo l'annuncio della mozione di sfiducia, in attesa della tredicesima firma che ne consentirebbe la presentazione in Aula, a Piazza Sempione regnano tensione e polemiche. 

La presidente, ribadendo il buon operato della sua Giunta, ha esternato la volontà di portare il documento politico delle opposizioni in Procura. 

La minisindaca Capoccioni: "Porterò mozione sfiducia in Procura"

"Dato l’imponente lavoro fatto in questo anno e mezzo da questa Giunta interamente protocollato e consultabile per trasparenza sul sito istituzionale, è fin troppo facile confutare, totalmente, tutti i punti della mozione di sfiducia, non in aula, ma presso la Procura. Così chi vorrà giocare con i fatti e mentire ai propri elettori sarà chiamato a risponderne di fronte ad un P.M.” - ha scritto in un post al veleno Capoccioni. 

Municipio III, sfiducia a fuoco lento. Capoccioni perde la pazienza: "Porto tutto in Procura"

Dichiarazioni che hanno scatenato l'ira delle opposizioni solerti nel ricordare come la mozione di sfiducia sia uno strumento legittimo e un istituto pienamente riconosciuto dal regolamento.

A ribadirlo, con un sit in ironico e pittoresco, i consiglieri di Fratelli d'Italia che hanno goliardicamente colorato i locali di Piazza Sempione con la bandiera della 'Repubblica Popolare di Montesacro'. 

L'iniziativa di Fratelli d'Italia

"Sembra infatti che il Presidente abbia scambiato il III Municipio per uno stato totalitario che non accetterebbe nè i dissidenti, nè di essere avversato politicamente tanto meno di essere democraticamente rimosso, pena non si sa bene quale denuncia" - hanno dichiarato Emiliano Bono e Giordana Petrella

"Vogliamo ricordare a Roberta Capoccioni, goliardicamente ribattezzata Roberta Tse-tung Capocciong, che in democrazia bisogna avere i numeri per governare, altrimenti si va a casa. Provare a mettere in discussione la libertà di giudizio politico dei consiglieri che le fanno opposizione, è contrario ad ogni regola democratica.  Le istituzioni non sono il Movimento 5 Stelle, dove - hanno incalzato i due - i dissidenti vengono epurati dalle liste e dal movimento, qui nessuno si spaventa: se arriverà la tredicesima firma andrà a casa. Prepari le valige". 

La tredicesima firma alla mozione di sfiducia

Ed è proprio alla tredicesima firma, quella dell'ex minisindaco di centrodestra Bonelli, che è appesa la mozione di sfiducia: il consigliere, ora tra le fila del Gruppo Misto, sta valutando il da farsi attraverso un periodo di consultazione con elettori e cittadini. Entro fine settimana ufficializzerà la sua definitiva posizione sulla mozione con una sfiducia che, nel caso, dovrà poi essere votata in Aula. 
 

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