Moretti, il Municipio III stigmatizza dichiarazioni: “Venga a vedere realtà del territorio in cui risiede”
Il Consiglio di Piazza Sempione ha condannato le parole dell'AD di Ferrovie dello Stato "Dichiarazioni lesive per giovani disoccupati e famiglie in difficoltà"
“Se mi tagliano lo stipendio me ne vado” – le parole di Mauro Moretti, AD di Ferrovie dello Stato, risuonano da giorni nella cronaca nazionale sollevando un polverone di commenti e critiche.
Tante le personalità della politica, dell’imprenditoria e del sindacato che hanno stigmatizzato l’esternazione del super-manager, una condanna che ieri è arrivata anche dal Consiglio del Municipio III, territorio in cui Moretti risiede.
"Un chiaro segnale che viene dal territorio di cui Moretti è anche residente, – ha commentato Francesco Filini (FdI-AN), firmatario della mozione - una volontà politica di stigmatizzare le dichiarazioni lesive della dignità dei troppi giovani senza lavoro e delle sempre più numerose famiglie in difficoltà. Trenitalia S.p.a. fa segnare un rosso di 9 Miliardi, ogni anno il Tesoro deve destinare denari pubblici per coprire le spese (nel 2013 sono stati elargiti 3,5 Miliardi).
L'AD di FdS – conclude Filini - venga in Municipio a conoscere la realtà sociale dei comuni mortali e chieda scusa per aver dichiarato di non essere disposto a subire un taglio su uno stipendio di 850.000 € annui."