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Montesacro Montesacro / Via Maiella

Montesacro, la Città Giardino orfana del "giardino": il quartiere reclama Parco Bolivar

Nei giorni scorsi il sopralluogo nel bunker antiaereo sotto la collinetta: "Volta apparsa stabile, integra e asciutta". Si attende relazione ufficiale per lavorare alla riapertura dell'area chiusa da quasi un anno

Una Città Giardino rimasta senza giardino o per meglio dire orfana di quel parco tanto caro ai bambini del quartiere, alle famiglie, agli anziani e ai padroni dei cani che li da sempre trovano il luogo ideale per svago e socializzazione. Già perchè il Parco Simon Bolivar per il cuore del Montesacro, con la parte di Monte Nevoso inutilizzabile e il Belluto assai problematico, è un vero e proprio punto di riferimento. O per meglio dire era. 

L'area verde intitolata al patriota e rivoluzionario venezuelano è infatti chiusa da quasi un anno: da quando la caduta di un albero, una vera e propria tragedia sfiorata a metà pomeriggio, ha indotto il Dipartimento per la Tutela Ambientale di Roma Capitale a ordinare di serrare i cancelli per provvedere al monitoraggio delle alberature e alla loro messa in sicurezza.

Operazioni che sono andate assai per le lunghe con l'ipotesi del rischio di dissesto idrogeologico che di recente ha arenato ancor di più la questione. A destare preoccupazione infatti la presenza di un bunker antiaereo risalente alla seconda guerra mondiale con Municipio e Dipartimento intenzionati a vederci chiaro e a verificare l'integrità della volta per escludere eventuali cedimenti o crolli.

Da li il susseguirsi di Commissioni e sopralluoghi, l'ultimo dei quali proprio nei giorni scorsi e proprio dentro quel rifugio di fatto inaccessibile alla cittadinanza e nel quale si entra passando attraverso l'ingresso di una delle attività della zona. 

"Abbiamo potuto verificare lo stato di conservazione del manufatto, preservatosi in buono stato di conservazione proprio perché utilizzato. Ad una prima vista sembrerebbe si possa escludere che eventuali problemi di dissesto idrogeologico possano dipendere dal cedimento della struttura in quanto appare perfettamente integra" - ha fatto sapere a margine la presidente del Municipio III, Roberta Capoccioni. 

Impressioni confermate anche dai tecnici intervenuti con l'analisi visiva a mostrare la volta integra, asciutta e in buono stato di conservazione. Un sopralluogo al quale adesso dovranno seguire la relazione dell'ufficio tecnico e probabilmente anche nuovi sopralluoghi per essere certi della resistenza e del buono stato del bunker. 

"Dati gli esiti dei sopralluoghi nel parco, nel rifugio antiaereo e la perizia che ha escluso la presenza del rischio di dissesto idrogeologico auspichiamo che la riapertura del Parco Bolivar, pienamente sicuro e fruibile, sia prossima" - ha detto a RomaToday la presidente del Comitato di Quartiere Città Giardino, Simona Sortino. "Questa zona ormai da un anno è stata privata del proprio parco e, con le belle giornate ormai alle porte, non vorremmo trovarci nella stessa situazione dei mesi scorsi: speriamo dunque che non vi siano altri elementi a mettersi di traverso alla riconsegna del parco alla cittadinanza per non dover guardare anche quest'anno - ha concluso Sortino sottolineando l'assoluta importanza di quell'area verde per il quartiere - lo sbocciare delle margherite da dietro le inferriate". 

Intanto a Piazza Sempione si attende la relazione dei tecnici a conferma di quanto notato durante il sopralluogo: ossia una volta integra in grado di poter supportare il peso delle ruspe e dei mezzi di lavoro necessari alla messa in sicurezza delle alberature del parco e una struttura in grado di non intaccare la piena sicurezza e la stabilità della collinetta.  

"Non appena avremo una relazione dall'ufficio tecnico anch'esso presente all'ispezione che convalidi questa impressione chiederò al servizio giardini di riprendere i lavori interrotti al fine di riconsegnare l'area finalmente pulita e sicura a tutta la cittadinanza" - ha assicurato la minisindaca facendo sapere come il Municipio III verificherà anche a che titolo quegli spazi siano stati utilizzati "e in quale funzione, in futuro, potranno essere fruibili anche al resto della cittadinanza". 
 

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