Montesacro, spartitraffico costruito e subito demolito: "Ipotesi danno erariale"
L'opera, progettata male, è stata abbattuta appena dopo la sua realizzazione. Filini: "Si chiariscano costi dell'intervento e responsabilità"
Demolizione ad appena due mesi dalla sua realizzazione per l'isola spartitraffico di Piazza Monte Baldo a Montesacro. Un'opera tirata su questa estate per creare una zona di carico e scarico merci necessaria ad alcune attività commerciali e che prevedeva pure una nuova collocazione dei cassonetti dell’Ama. Ma il progetto era così errato che quello che nel quartiere già chiamavano "biscotto" è stato abbattuto in fretta e furia.
Insomma tutto da rifare. Intanto a Montesacro però ci si interroga sui costi sostenuti per queste "prove generali" che tanto bene sembrano non essere andate.
"I costi di realizzazione di queste e altre opere sulle postazioni dei cassonetti, messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali in corrispondenza delle scuole e rifacimento di tutto il manto di via Gargano, viale Adriatico e via della Bufalotta sono a carico di Terna e non verranno spesi soldi del Municipio" - aveva già chiarito il Presidente del Terzo, Paolo Marchionne, spiegando come la società di reti per la trasmissione dell'energia elettrica stesse lavorando nel quartiere per l'interramento di alcuni cavi dell'alta tensione. Dunque realizzazione e demolizione a carico di Terna, costo zero per le casse del Municipio III.
Eppure a Piazza Sempione c'è chi vuole vederci chiaro: dal consigliere di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Francesco Filini, ecco la seconda richiesta - con la prima elusa dagli Uffici - di accesso agli atti.
L'esponente dell'opposizion, sollecitando il Direttore del Municipio III, chiede di rendere noto il valore complessivo dell'intervento; il nome e gli atti relativi alla nomina del progettista e di rendere noto anche il parere, qualora ci fosse stato, del III Gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale.
"Qualcuno spera che la questione relativa all'isola spartitraffico di Piazza Monte Baldo passi in sordina, gli uffici sono stati molto evasivi sulla prima richiesta di accesso agli atti, non fornendo alcun documento. Oggi - ha detto Filini - ho inoltrato una nuova istanza che se non verrà soddisfatta con immediatezza verrà inoltrata con tanto di esposto alle autorità competenti".
Intanto "l'obbrobrio" è stato demolito ma per smontare la polemica, a quanto pare, ancora ci vorrà un bel po': "Non appena certificheremo che è stato arrecato un danno all'erario - promette Filini - presenteremo un esposto alla Corte dei Conti".
