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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Pd sulla metro B1: no alla modifica del tracciato originario

Il Pd del IV municipio protesta contro la variazione del tracciato originario della metro b1 e dice no alla sostituzione delle fermate "Cervialto" e "Serpentara" con il passaggio "in zone meno abitate"

E' scattata la protesta da parte del Pd del IV Municipio contro la variazione del tracciato originario del prolungamento della linea metro B1 da Piazzale Jonio, voluta dal Comune di Roma. Verranno raccolte le firme dei residenti e lanciate campagne di informazione per impedire la variante del progetto che prevede, al posto della fermate “Cervialto” e “Serpentara” prima del capolinea Bufalotta, il passaggio in “zone meno abitate o libere, da cedere a privati affinché edifichino costruzioni residenziali per 2 milioni di metri cubi in cambio della realizzazione della metro stessa".

Secondo il capogruppo Pd in consiglio municipale Paolo Emilio Marchionne "questa metro rischia di diventare un servizio non per i residenti che già ci sono, ma per i nuovi, che saranno pochi, perché la gente non può più permettersi l'acquisto di una casa e molti si stanno trasferendo".

Per il consigliere provinciale Marco Palumbo "la variante del progetto si fonda solo su criteri di fattibilità finanziaria escludendo qualsiasi visione strategica per il territorio, cosa che invece avveniva nel progetto originario, perché parte di un Piano Regolatore approvato". Intanto, un gruppo di lavoro sulla mobilità e i lavori pubblici, a cui ha partecipato anche l'ex assessore all'Ambiente del Comune di Roma Dario Esposito, ha elaborato delle proposte per promuovere misure integrate sostenibili di sviluppo urbanistico, mobilità e verde urbano come parte integrante della realizzazione della metro, che "dev'essere accompagnata da un progetto di riqualificazione del territorio".

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