Insediamenti abusivi, Filini: “Fermi da 4 mesi, situazione peggiorata”
Il capogruppo di Fratelli d'Italia, dopo l'audizione con il III Gruppo di Polizia Locale, torna a lanciare l'allarme sulle baraccopoli nel Municipio III
La questione degli insediamenti abusivi presenti sul territorio del Municipio III continua ad infiammare il dibattito politico all’interno di Piazza Sempione: alcune settimane fa a parlare di “emergenza” erano stati i capigruppo del PdL e di Fratelli d’Italia, Cristiano Bonelli e Francesco Filini, che avevano sottolineato come la presenza di baraccopoli – puntualmente censite dai due e segnalate ai Vigili - fosse ormai insostenibile, accusando inoltre l’amministrazione Marchionne di inerzia.
Dal canto suo il Presidente del Municipio, interrogato in Aula Consiglio, aveva invitato il centrodestra a non parlare di emergenza sottolineando come sul tema l’opposizione si stesse basando solamente sul pregiudizio non avendo numeri certi per fare tali affermazioni.
Il minisindaco aveva poi dichiarato di non avere in mente un piano di sgomberi, una pratica che – a suo dire – nella precedete gestione era servita solamente a drenare risorse ai servizi e alle politiche sociali senza tuttavia risolvere la problematica.
Oggi in Commissione Ambiente il capogruppo di FdI, Francesco Filini, ha esplicitamente chiesto ai Funzionari del III Gruppo di Polizia Locale delucidazioni circa lo stato degli insediamenti abusivi nel territorio del Roma Montesacro: “La situazione è molto peggiorata perché ferma da 4 mesi. Ad oggi – ha riportato Filini - non hanno ricevuto alcun input da parte dell'amministrazione municipale e comunale per eseguire degli sgomberi. La sinistra al governo non effettua sgomberi e interventi di assistenza per motivi ideologici, lasciando donne e bambini in situazioni sanitarie precarie e nel degrado più totale. Per loro – ha concluso l’esponente di FdI - non c'è nessuna emergenza”.
La questione nomadi torna dunque centrale nel dibattito del Municipio III: probabilmente per scoprire quali soluzioni intenderà mettere in campo Piazza Sempione per far fonte ad una problematica ormai piuttosto evidente, bisognerà attendere le direttive del Campidoglio che sembra fortemente intenzionato a voler invertire la rotta non ritenendo gli sgomberi, sui quali invece aveva puntato Alemanno, una soluzione efficace e percorribile.
