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Serpentara-Fidene Viadotto Giovanni Gronchi

Sotto al Viadotto senzatetto e bracieri, sopra baraccopoli e fuochi

Ai margini del Viadotto dei Presidenti numerosi gli insediamenti abusivi, una problematica mai risolta nel tempo. Bonelli: "Almeno la vecchia Amministrazione sgomberava con costanza"

Sotto al Viadotto dei Presidenti, nella sua parte più vicina a Serpentara, una rigenerazione urbana arenata tra clochard e rifiuti: tra i container di Greenapsi e G124 giacigli per senzatetto e bracieri. Un'area dalla quale, grazie ad un progetto europeo, avrebbe dovuto prendere il via la riqualificazione dello stradone che congiunge Colle Salario a Bufalotta lasciato - viabilità a parte - abbandonato con la "cura del ferro", che negli anni '90 prevedeva li il passaggio della tramvia di connessione tra Saxa Rubra e Laurentina, del tutto incompiuta. 

E la situazione nella parte superiore non è migliore. Ai lati delle corsie decine i tombini trafugati e mai ripristinati: in base agli ultimi calcoli, sarebbero circa una cinquantina a mancare. Buchi transennati e segnalati: qui quei chiusini sostitutivi, realizzati in una lega poco appetibile per il mercato nero promessi da Roma Capitale, non si sono mai visti. E così ai lati del Viadottostabili le recinzioni arancioni che sanno tanto di precarietà e lavori perennemente non in corso ma fermi. 

Ai margini poi, nascosti tra i rovi e la vegetazione incolta, le solite baraccopoli: un fenomeno mai sopito e che nel corso del tempo ha visto anche il verificarsi di morti tragiche. 

Una situazione, e non poteva essere altrimenti, sottolineata dall'opposizione di centrodestra che - in un video del tutto ironico con protagonisti i consiglieri Francesco Filini di FdI e Cristiano Bonelli ex NCD - non ha mancato di rimproverare all'Amministrazione Marchionne "l'ennesimo fallimento".  

"E' un amministrazione che tiene agli impegni presi con i cittadini. Il viadotto è sempre più verde e sempre più affollato" - hanno detto i due mostrando erba incolta e baracche, ironizzando pure sullo slogan "Riattiviamo il Viadotto dei Presidenti" utilizzato dall'attuale minisindaco nella scorsa campagna elettorale e auspicando che in quei villaggi abusivi non dimorino anche minori.

Ma quello delle baraccopoli sul grande vialone, causa anche ambiente isolato e poco frequentato se non dalle auto che vi sfrecciano, è una problematica annosa e mai risolta. 

Così l'ex Presidente del Montesacro, Bonelli, a chi gli "rimprovera" di evidenziare situazioni che sotto il suo governo erano le medesime risponde snocciolando alcuni numeri sulle operazioni la svolte: "La precedente Amministrazione ha effettuato 120 sgomberi. Magari non avrà risolto ma gli interventi, le verifiche e gli sgomberi si facevano con costanza proprio per evitare ciò che invece è accaduto nel nostro municipio dove oggi viviamo assediati".

Risorse - decine di migliaia di euro quelli utilizzati per gli sgomberi - per molti "sperperate", per altri "investite" nel tentativo - mai pienamente riuscito - di arginare il fenomeno.

Insomma il Viadotto dei Presidenti - sia per lo stato pietoso del manto stradale, per i tombini rubati e mai ripristinati, per le situazioni di illegalità sotto e intorno - è ancora al centro dello scontro politico. E per riqualificarlo, come invece era stato promesso dall'ex Sindaco Marino, sembra che i fondi non ci siano affatto. 
 

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