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Serpentara-Fidene Fidene / Largo Fausta Labia

Il Natale non ferma i vandali: ennesimo raid distruttivo a Largo Labia

I residenti: "Devastazione sistematica"

Il punto ristoro di Largo Labia ancora nel mirino dei vandali: durante le festività natalizie ignoti si sono introdotti nel manufatto del Parco delle Sabine per l'ennesimo raid distruttivo ai danni di quella struttura. 

Giardini di Largo Labia: terzo raid distruttivo in due mesi

Per il futuro social bar tra Fidene e Serpentara è infatti la terza incursione dall'inizio di novembre. Ancora vetri in frantumi, arredi distrutti, pareti sporcate, porte devastate e interni messi a soqquadro. Un'azione mirata a demolire quel poco rimasto in piedi dopo i passaggi ripetuti dei devastatori

Largo Labia: terzo raid distruttivo in due mesi

A Largo Labia "devastazione sistematica"

"Un'opera di devastazione sistematica che, in poco più di due mesi dalla agognata consegna, ha ridotto il manufatto tra rottami e centinaia di migliaia di euro di danni" - hanno commentato dall'Associazione Tutela Parco delle Sabine in sopralluogo nel punto ristoro.

"La cosa peggiore è che il messaggio che sembra emergere è che, per qualcuno, le periferie romane devono rimanere aree abbandonate al degrado e al disagio sociale perchè, probabilmente, è così che pochi possono prosperare a danno di tanti cittadini onesti. L'abbiamo detto e lo ribadiamo: servirebbe ben altra coesione - scrivono dall'associazione - tra realtà territoriali e politiche per contrastare questi fenomeni". 

Il punto ristoro da affidare

Un manufatto, quello di Largo Labia, intorno al quale Fidene e Serpentara attendono la rinascita dei giardini: sarà infatti il vincitore del bando per l'affidamento del punto ristoro a doversi occupare di quella manutenzione del verde ordinaria che li, dalla prima inaugurazione del luglio 2015, è sempre mancata. 

I giardini sognati da Fidene e Serpentara

Ma tra la voglia del quartiere di avere un parco decoroso e la rinascita di quei giardini ecco i vandali e i loro raid distruttivi. Serviranno adesso risorse e fatica per rimettere in piedi quanto consegnato al territorio solo nel settembre scorso con le azioni vili e irresponsabili di ignoti a non essere solo "un attacco all'amministrazione" ma a tutti quei cittadini onesti che sognano la porta del Parco delle Sabine pienamente fruibile e finalmente decorosa. 
 

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