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Venerdì, 19 Aprile 2024
Serpentara-Fidene Fidene / Via Salaria, 981

TMB Salario, la protesta contro i miasmi arriva a Montecitorio: "Chiusura o sarà rivoluzione"

I Comitati del Salario e il minisindaco Caudo in sit in sotto alla Camera dei Deputati: "Viviamo accanto a bomba ecologica, intervenga commissione Ecomafie"

"No TMB. Ama ci odia fino all'ultimo respiro" - è questo il grande striscione che i Comitati del Salario, quelli che dal 2011 si battono per la chiusura dello stabilimento per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti di via Salaria 981, hanno portato in Piazza Montecitorio. 

La protesta contro i miasmi in Parlamento

La battaglia dei cittadini della periferia a nord di Roma contro i miasmi emessi dal sito di Ama arriva dunque in Parlamento: i residenti di Villa Spada e Fidene, con in testa i comitati di quartiere e il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, si sono ritrovati di fronte a Montecitorio per consegnare ai parlamentari la relazione critica dell'Arpa sul TMB Salario. Un documento presentato nell'ultima conferenza dei servizi in Regione Lazio nel quale sono evidenziate criticità strutturali e gestionali dello stabilimento della Municipalizzata

Numerosi i politici che si sono avvicinati alla protesta per parlare con i manifestanti: dagli esponenti del Pd, Matteo Orfini, Marianna Madia e Claudio Mancini, fino alla consigliera regionale di Forza Italia, Roberta Angelilli e il presidente della commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli del M5s, che, parlando con il minisindaco Caudo, ha promesso di "portare la discussione in commissione". I cittadini sono poi stati ricevuti in delegazione dal vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli. 

TMB Salario, la protesta dei mille contro i miasmi: "Ci avete rotto i polmoni!"

I Comitati del Salario in protesta: "E' bomba ecologica tra le case"

Una protesta che dunque varca le soglie del Municipio III e arriva sotto le finestre dei palazzi del potere: "Combattiamo questa battaglia dal 2011, parliamo di condizioni disagiate per 40mila abitanti: è improponibile vivere con quella puzza, è contro la dignità umana, non è' possibile per bimbi e anziani, intacca la serenità di chi vive li. Viviamo con le finestre chiuse, l'estate la puzza è nauseabonda e brucia negli occhi, nella gola e nello stomaco". "Una bomba ecologica" - così i manifestanti definiscono il Salario, un impianto che tratta rifiuti nel bel mezzo di case, uffici e scuole. Il primo asilo nido sorge ad appena 150 metri di distanza in linea d'aria. 

TMB Salario, la protesta contro i miasmi a Montecitorio / foto Sandra C.

"Siamo qui per portare la relazione dell'Arpa in Parlamento. Il contenuto di questo documento pone questioni nazionali perchè l'emergenza ormai è nazionale e spero sia trattata il prima possibile in commissione" - ha detto il presidente Caudo. 

Il minisindaco Caudo: "O chiusura o rivoluzione"

Per il minisindaco "ci sono 40mila persone che non respirano, siamo persone tranquille ma determinate: sappiamo che l'impianto si può chiudere e faremo di tutto per farlo. Se già  60mila tonnellate tornassero da Colari - così pensa Caudo - la situazione migliorerebbe. La revisione dell'Aia deve essere innanzitutto per ridurre prima il conferimento, ma se si dice 'va tutto bene, spendiamo 20 milioni e aumentiamo il conferimento', qui succede la rivoluzione".
 

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