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Sabato, 20 Aprile 2024
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Referendum IV Municipio: il 59% per la destinazione residenziale

Referendum sull'area compresa tra la Stazione Nuovo Salario e piazza Minucciano: il 59% è a favore della destinazione residenziale. Ma l'opposizione solleva perplessità sul risultato

Cosa si deve costruire a Piazza Minucciano? Questa la domanda che è stata rivolta ai cittadini del IV Municipio, i quali sono stati chiamati ad esprimersi in un referendum popolare municipale. Qui bisognava scegliere se destinare l'area compresa tra la stazione Nuovo Salario e Piazza Minucciano ad edifici commerciali o residenziali.

Alcuni giorni fa c'è stato l'esito del referendum: secondo quanto riportato dal presidente del IV Municipio, Cristiano Bonelli, il 26% ha scelto la destinazione d'uso commerciale: il 59% quella residenziale e infine il 15% è risultata contraria a qualsiasi intervento urbanistico(opzione non prevista nel referendum). In realtà, secondo le opinioni dei cittadini, questo referendum non è stato molto partecipato. Su 5000 cittadini, meno di 200 avrebbero espresso la propria preferenza, ossia circa il 5%.

Proprio questo astensionismo ha reso ancora più scettico Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio, il quale ha affermato: "il 59% di cosa? Quanti sono i partecipanti al referendum? Quanti i cittadini delle vie interessate? Senza conoscere questi due dati non è possibile dare un giudizio sul risultato del referendum che peraltro è già stato, purtroppo, ridicolizzato dalla votazione della mozione pro cambio di destinazione d'uso in consiglio comunale".

I consiglieri Pdl la pensano diversamente ritenendo, come ha affermato Marco Di Cosimo, consigliere Comunale Pdl e presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Roma, che "Questa consultazione popolare, che denota l'attenzione della maggioranza di centrodestra del IV Municipio, fornisce indicazioni puntuali che verranno recepite dalla Giunta Alemanno".

Ma l'opposizione dichiara la guerra. Il consigliere di Sinistra e Libertà, Michela Pace, aggiunge: "ci dissociamo dal voto della Azuni in consiglio comunale sul cambio di destinazione d'uso. Noi del territorio staremo davanti alle ruspe". Contrario al progetto si ritiene anche il consigliere regionale Pd, Carlo Lucherini, quando afferma che "ci siamo impegnati con i cittadini e non li lasceremo soli. La partecipazione della destra è finta e vuole solo coprire quella che è una speculazione bella e buona".

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