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I rifiuti del TMB Salaria all'estero: "Da novembre dismissione impianto"

Il presidente di Ama, Daniele Fortini, ai microfoni di Radio Radio ha indicato la strada per la chiusura del sito: "Indifferenziati in Austria e Germania per giungere a quota zero conferimenti al Salario"

I rifiuti che oggi vengono conferiti al TMB Ama Salaria verso Austria e Germania: è questa la strada intrapresa per giungere alla dismissione dell'impianto sulla consolare romana che tanti disagi provoca - tra cattivo odore, nausea e bruciori - agli abitanti di quel quadrante della Città. 

Una chiusura che sarebbe dovuta avvenire entro il 31 dicembre del 2015 e che invece, se tutto andrà secondo gli ultimi piani dichiarati, prenderà il via a novembre. 

Il raggruppamento che ha vinto la gara per l'esportazione di rifiuti indifferenziati a impianti di recupero fuori dalla Capitale presenterà infatti alla Regione Lazio, entro la prossima settimana, le notifiche per il trasporto transfrontaliero. A darne notizia il presidente di Ama, Daniele Fortini, durante la trasmissione di Radio Radio 'Un giorno speciale'. 

"Passerà circa un mese prima che la Regione abbia le risposte da Austria e Germania, paesi nei quali sono destinati quei rifiuti. A quel punto - ha sottolineato Fortini - noi potremo, a partire dalla prima settimana di novembre se non ci sarà alcun inciampo, dismettere le lavorazioni". 

Il numero uno della Municipalizzata ha poi spiegato le motivazioni che hanno portato alla proroga dell'Autorizzazione Integrata Ambientale dell'impianto fino al 2021, un documento che tanta preoccupazione ha destato a Villa Spada e dintorni: "La proroga dell'AIA è obbligatoria perchè altrimenti l'impianto non avrebbe potuto continuare a lavorare e questa sarebbe stata una sciagura per un sistema che già oggi  è fragile e marcio. La proroga serve infatti a garantire il fatto che quell'impianto esiste, non - ha sottolineato Fortini - quelle le lavorazioni". 

"Il nostro impegno, e lo abbiamo detto con fermezza e decisione, è svuotare l'impianto e fare i modo che non ci siano più rifiuti indifferenziati nel trattamento meccanico biologico. Lo avevano detto, siamo stati coerenti: abbiamo bandito la gara per trovare il modo di mandare i rifiuti altrove" - ha proseguito il Presidente di Ama sottolineando pure che il conferimento dei rifiuti all'estero consentirà un risparmio di circa 5€ a tonnellata rispetto a quanto ad esempio costa oggi dare i rifiuti al gruppo Colari. 

"Potremo mandare via 500 tonnellate via treno, in modo ecologico: rifiuti che andranno a recupero. Da qui - ha evidenziato il Presidente di Ama - avremo quindi la possibilità di portarci a quota zero con i conferimenti del Salario". 

"Questo accadrà se non ci saranno intoppi che purtroppo non dipendono da noi ma stiamo vigilando perchè non accadano. C'è il supporto dell'amministrazione capitolina, dalla Regione c'è collaborazione. Auspichiamo quindi - ha concluso Fortini ai microfoni di Radio Radio - che il 7 novembre possano cominciare i carichi e dunque l'epoca nella quale il Salario chiuderà". 
 

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