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Serpentara-Fidene Valmelaina / Piazza Minucciano

Piazza Minucciano, passa la variante: “Scelta dettata da responsabilità”

Parlano i capigruppo della maggioranza: "L'impegno adesso è lavorare per rendere il tutto meno invasivo e dare maggior vivibilità al quartiere"

Dopo l’incandescente Consiglio di ieri attraverso il quale il Municipio III ha espresso parere favorevole al cambio di destinazione d’uso per un intervento privato del PRU “Fidene-Valmelaina”, dalla maggioranza ecco una spiegazione approfondita sulle motivazioni che hanno indotto i 14 consiglieri a dire ‘Sì’.

"Una scelta difficile ma dettata dal senso di responsabilità, dalla programmazione dello sviluppo del territorio e della visione di ciò che è meglio per la cittadinanza” – hanno sottolineato i capigruppo Mario Bureca (PD), Cesare Lucidi (SeL) e Gianluca Colletta (Civica Marino), spiegando come già da anni la possibilità di trasformare tutta l'area a verde pubblico fosse tramontata in seguito alla definizione del PRG.

“Non si tratta solo di una questione economica, con circa otto milioni di euro in più rispetto al passato, che porteranno nuove opere pubbliche sul territorio, ma soprattutto di questioni di merito: un intervento meno invasivo - hanno proseguito - che permetterà la salvaguardia del cosiddetto parco del Sagittario, altrimenti destinato a un parcheggio di 8mila metri quadri annessi al Centro Commerciale, la tutela del piccolo commercio di vicinato (dati della Cgia di Mestre parlano di tre posti di lavoro persi per ogni nuova assunzione in un Centro Commerciale), flussi di traffico differenti e meno caotici (soprattutto nei periodi come Natale, saldi o altri eventi), la trasformazione dell'area denominata come Parco della Torricella in area di verde pubblico, sottraendola definitivamente alla cementificazione”.

Lavorare sul progetto per renderlo ancora meno invasivo è l’impegno di Piazza Sempione che punterà alle opere veramente importanti per il quartiere affinchè ne migliori la vivibilità: “Non si può scommettere sul futuro della città senza prendere scelte, rinviandole o, peggio ancora, affidandosi alla speranza che qualcosa non si farà. Siamo stati chiamati a fare delle scelte per il bene della città. Creare un Centro Commerciale non era la scelta migliore per il territorio, tanto che già altri in passato si erano schierati conto questa ipotesi, oggi dicendo l'esatto contrario. Noi abbiamo detto 'no' a un Centro Commerciale – hanno concluso - non abbiamo detto 'si' a nuove cubature. Le strumentalizzazioni le lasciamo ad altri.”

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