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Venerdì, 26 Aprile 2024
Serpentara-Fidene Valmelaina / Piazza Minucciano

Piazza Minucciano: il comitato diffida la PA per "figure sintomatiche di eccesso di potere"

Non si arrendono i residenti di Piazza Minucciano, ed è guerra aperta con l'amministrazione. Nel frattempo ci si interroga sulla reale funzione del Regolamento per la partecipazione cittadina

I residenti di Piazza Minucciano non sembrano proprio intenzionati a perdere la loro battaglia contro il cemento. E' stata protocollata il 16 Aprile, infatti, la lettera di diffida nei confronti degli uffici competenti di Roma Capitale, con cui il comitato di quartiere Serpentara, nella persona del Presidente Domenico D'Orazio, chiede di "sospendere qualsiasi procedura diretta a calendarizzare all'ordine del giorno dell'assemblea capitolina la delibera per il cambio di destinazione d'uso".

"Tutta la vicenda ha evidenziato varie figure sintomatiche dell'eccesso di potere", è quanto afferma il comitato nell'atto di diffida, chiedendo inoltre la riapertura del processo partecipativo il cui oggetto dovrebbe riguardare unicamente la reale utilità pubblica e sostenibilità di un intervento diverso dal commerciale, e non la determinazione delle opere da realizzare con gli oneri derivanti dall'edificazione. Al centro del mirino poi la famosa mozione n.19 del 7 Giugno 2010, (in cui si faceva riferimento ad accordi intercorsi con l'ente locale di prossimità, i residenti e gli operatori), a proposito della quale il comitato precisa inoltre che saranno attivate altre iniziative di legge. 

Fortemente in discussione, dunque, il ruolo del Regolamento per la partecipazione cittadina: qual è la rilevanza del processo partecipativo in riferimento a qualsiasi progetto che porti nuovo cemento, presentato all'amministrazione? In che momento deve essere sentito il parere dei cittadini, e quanto esso incide sulla formazione della volontà finale della PA ? Domande alle quali bisognerà dare una risposta.

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