Inaugurati nel 2015 e caduti nell'oblio: "collaudo e acquisizione" per i Giardini di Largo Labia
Ieri il sopralluogo preventivo del Municipio III con i Dipartimenti di Roma Capitale nell'area verde tra Fidene e Serpentara. La minisindaca Capoccioni: "Migliorie necessarie prima del collaudo definitivo e acquisizione da parte del Municipio"
"Pre collaudo" per i Giardini di Largo Labia, la porta del Parco delle Sabine inaugurata nel luglio 2015 e ben presto, complice anche un bando per l'affidamento del punto ristoro e della manutenzione dell'area bloccato da controlli e accertamenti seguiti allo scandalo di Mafia Capitale, sprofondata nell'incuria e nell'abbandono più totale.
Un parco sin da subito inaccessibile tra erba incolta, panchine imbrattate, vandalismo e addirittura installazioni ludiche rubate a poche settimane dall'apertura: nemmeno la carica dei volontari è servita per rimettere in sesto quello spicchio di verde atteso per quasi un decennio da Fidene e Serpentara.
Bloccato il punto ristoro, negli intenti un "Social Bar", e con esso la manutenzione dell'intera area che adesso il Municipio III pretende di restituire ai cittadini.
Ieri a Largo Labia sono arrivati gli esponenti di Piazza Sempione con i tecnici e gli addetti di SIMU, Dipartimento Ambiente, Patrimonio e PAU per effettuare un "pre collaudo". Presenti anche gli esponenti dell'Associazione Tutela Parco delle Sabine.
"È stata evidenziata la necessità di effettuare alcuni interventi correttivi e migliorativi, dopo i quali avverrà il collaudo vero e proprio al fine dell'acquisizione da parte del Municipio. A collaudo concluso, l'area, inclusa quella ristoro, verrà presa in carico dal Municipio che la metterà a bando così come stabilito in sede di Giunta e di Consiglio" - ha fatto sapere la Presidente del Municipio III, Roberta Capoccioni.
"Quella odierna è stata una fase molto importante con grandi difficoltà per organizzarla ma ci siamo riusciti. Procediamo con il massimo impegno per raggiungere l'obiettivo" - ha commentato il consigliere di Fratelli d'Italia in Municipio III, Vincenzo di Giamberardino.