"Basta roghi criminali", lenzuola bianche anche a Serpentara
La protesta silenziosa contro i fumi "tossici" arriva anche nel Municipio III: striscione in via Talli. Intanto i Comitati cittadini si organizzano per dire basta ai fuochi acri che investono la Capitale da nord a sud
Lenzuola bianche con messaggi diretti e ben impressi in nero contro i fumi "tossici" che vessano la città da Tor Sapienza a Labaro, da Sacco Pastore a Ponte di Nona e Quintiliani. Un fenomeno - quello dei roghi acri e maleodoranti, spesso scatenati da campi rom e soprattutto insediamenti abusivi - che accomuna molte zone della Città e che esaspera in particolar modo le periferie.
Nubi dense e nauseabonde che rendono l'aria irrespirabile, da qui la protesta silenziosa ma mirata di un coordinamento di Comitati romani che ha lanciato l'iniziativa: lenzuola bianche appese a finestre, ponti e cavalcavia per dire basta ai roghi tossici e rompere il silenzio istituzionale.
La pratica, che ha subito preso piede in molte zone della città, è arrivata anche a Serpentara dove ieri nei pressi di via Virgilio Talli è stato esposto un lenzuolo con la scritta "Basta roghi criminali".
Nel Municipio III le problematiche più rilevanti si registrano a Conca d'Oro fronte Parco delle Valli, a Città Giardino nei pressi di via Monte Nevoso ma soprattutto nella zona dell'Espero sopra a Stazione Nomentana: qui, nonostante il recente sgombero, tutte le sere i fumi acri investono Via Val D'Aosta, via dei Campi Flegrei e buona parte del quartiere Africano. Non a caso proprio da tale area è partita la raccolta firme indirizzata al Prefetto di Roma, Franco Gabrielli: un modo ulteriore, dopo gli incontri a Piazza Sempione, per dire stop ai roghi e per chiedere che il fenomeno venga affrontato e risolto una volta per tutte.
Una problematica, quella dei fumi "tossici", annosa e spinosa con i controlli a rappresentare oggi l'unico strumento a disposizione - evidentemente debole e inefficace - per tentare il ripristino della legalità. Intanto però le nubi acri e maleodoranti continuano ad investire i quartieri di Roma sottolineando la sconfitta di politica e Prefetti.