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Montesacro Montesacro / Piazza Sempione, 15

Terremoto, donazioni in esubero da smaltire: a Piazza Sempione è polemica

Nel Municipio III il Pd critica l'Avviso Pubblico emanato. Bugli: "Non possono essere politici a scegliere i destinatari, è bando da Prima Repubblica"

A Piazza Sempione è ancora evidente la grande solidarietà del territorio del Montesacro nei confronti del Centro Italia colpito dal sisma: a quasi due mesi dalla raccolta di generi alimentari, abiti e oggetti utili alle popolazioni coinvolte nel terremoto, nella sede istituzionale del Municipio III ancora giacciono materiali di consumo, come giocattoli e vestiario, mai ritirati dalla Protezione Civile perché in esubero rispetto alle effettive esigenze.

Da qui l'idea dell'Amministrazione, per evitarne il progressivo logorio, di indire un bando attraverso il quale smaltire quanto rimasto donandolo alle Associazioni No Profit che volessero utilizzare il materiale per finalità sociali sul territorio. 

Le domande di ritiro, si legge sull'Avviso Pubblico del 17 ottobre, dovranno pervenire via mail all'Ufficio Consiglio e Commissioni del Municipio Roma III entro e non oltre il 25 ottobre 2016. "A seguito delle domande pervenute - è scritto sul sito istituzionale - la IV Commissione Consiliare Permanente (Politiche Sociali e Servizi alla Persona, Politiche Sanitarie, Indirizzi Farmacap e Agenzia Comunale per le tossicodipendenze, Politiche Abitative, Emergenza Alloggiativa) del Municipio Roma III provvederà a contattare le Associazioni interessate per definire orari e modalità del ritiro del materiale in argomento".

Un avviso pubblico, definito "strano" e "singolare", che ha destato nell'opposizione di centrosinistra alcune perplessità: "L'Avviso Pubblico permetterebbe alla commissione Politiche Sociali di scegliere a quali associazioni assegnare indumenti e giocattoli rimasti in Municipio dopo essere stati donati dai cittadini in occasione del sisma di Amatrice" - scrive il consigliere Pd, Yuri Bugli, rilevando proprio come il collega di partito, Riccardo Corbucci, come siano stati previsti solo otto giorni compreso il week-end (dal 17 al 25 ottobre ndr.) per dichiarare il proprio interesse da parte dei richiedenti.

"Sembrano un po' pochini, ma soprattutto - incalza il Dem - appare inopportuno affidare la scelta ai politici invece che ai servizi sociali. Sarebbe questa la trasparenza? Mi pare più un amarcord di Prima Repubblica". 

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