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Sabato, 20 Aprile 2024
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Val d'Ala, recinzioni divelte e roghi: dopo lo sgombero ancora baracche

Nuovi insediamenti abusivi nel Parco delle Valli: sgomberi e gelo non fermano le tendopoli. Un residente: "Si avvii confrontro tra istituzioni e cittadini per soluzioni efficaci e condivise"

Abbattute e rimosse all'inizio del novembre scorso, le baracche non hanno tardato a riaffacciarsi nel Parco delle Valli: sempre sulla sponda di Val D'Ala dove, chiusa tra mille polemiche la stazione ferroviaria, il terreno è diventato fertile, poichè nascosto e isolato, per tende e alloggi di fortuna.

Casupole ad alto rischio: per raggiungere, quello che al momento è solo un mini insediamento, bisogna infatti infilarsi nella rete divelta e attraversare i binari. Una situazione nota da tempo ma che nessuno nel corso degli anni, con sgomberi e bonifiche, è riuscito a risolvere. Così i residenti del quartiere Valli, proprio come quelli di Conca d'Oro, non smettono di segnalare situazioni di degrado e pericolo: prime fra tutti quei roghi, accesi probabilmente per scaldarsi viste le temperature, che innalzano nel cielo di quel quadrante fumi acri e nauseabondi. 

"Nonostante l'ultimo grande sgombero siamo sempre più invasi da questi insediamenti abusivi e con l'arrivo della bella stagione ci ritroveremo di nuovo con i mega accampamenti sia dentro il canalone che lungo la banchina della stazione" - denuncia a RomaToday, Roberto, uno dei membri del Comitato Valli Conca d'Oro che da anni segnala tali presenze. 

"In occasione dell'ultimo sgombero ho provato a chiedere se si potesse chiudere l'area con una nuova recinzione: sono sicuro che i residenti del quartiere sarebbero anche disposti a mettere un euro ciascun per arginare tale piaga ma a quanto pare - riporta l'abitante di Conca d'Oro - c'è sempre il conflitto di competenze e la soluzione, che pure appare semplice, non sembrerebbe percorribile". 

La richiesta che si rinnova da quel quadrante è quella di convocare le realtà coinvolte come Roma Natura, RFI, Municipio III e i cittadini affinchè si trovi una soluzione efficace e condivisa: "Noi siamo sempre in prima linea però anche le istituzioni - dicono da Conca d'Oro - devono iniziare a venirci incontro". 

E chissà se l'avvio dei nuovi Osservatori territoriali per la sicurezza potranno dare sollievo a quei quartieri vessati da insediamenti, roghi e rovistaggio o se gli agognati progetti di riappropriazione degli spazi pubblici, ossia gli orti urbani pensati come presidio sociale contro discariche e accampamenti abusivi, troveranno finalmente attuazione alleviando le pene di quel parco che è una Riserva Naturale. 

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