Potature effettuate nel dicembre scorso ma residui mai ritirati, rimasti accatastati in una parte del cortile della scuola Val di Lanzo che, ovviamente interdetto agli alunni, rappresenta però ugualmente fonte di pericolo e insicurezza.

In quell'angolo infatti i residui degli sfalci sono una vera e propria montagna di legni, rami secchi e rovi: una presenza ingombrante da rimuovere subito per restituire il cortile agli alunni nella sua interezza e poter permettere alla scuola e al personale di ripristinare idonee condizioni igieniche. Il timore, peraltro un rischio più che concreto, è quello che tali condizioni possano attirare quei topi che nelle scuole romane da sempre sono ospiti sgraditi.

Scuola Val di Lanzo tra rami e rovi

"Alla scuola Val di Lanzo si è provveduto alla potatura delle aiuole già dai primi di dicembre ma a tutt'oggi non è stato ancora ripulito nulla e giace tutto nel cortile provocando una chiusura dello stesso. Nei giorni passati - racconta a margine del sopralluogo il consigliere Emiliano Bono - è stato pure inyravisto passeggiare indisturbato un topo". Immediata la segnalazione all'ufficio competente.  

"Da consigliere della commissione scuola invito l'assessore di competenza o la Presidente del Municipio a provvedere al più presto alla rimozione delle erbacce a seguito della potatura per evitare che queste creino habitat ideali per ratti e altro, visto che - ha sottolineato Bono - la scuola in oggetto ospita bambini tra i 3 e i 5 anni".

Poi l'ulteriore richiesta a Piazza Sempione: una rampa di accesso all'ingresso dovrebbe essere fornita di strisce antiscivolo per evitare ulteriori cadute da parte dei genitori bambini o insegnanti.