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Rom sgomberati da Val D'Ala, arriva la soluzione: accolti all'ex Fiera di Roma

La soluzione nella tarda serata di ieri. Autobus Atac hanno trasportato i 39 rom da piazza Sempione alla Colombo. Soddisfatte 21 luglio e Amnesty international

Sono stati trasferiti nella struttura d'accoglienza dell'ex Fiera di Roma i 39 rom sgomberati nella giornata di mercoledì dall'insediamento abusivo di via di val d'Ala. Il lungo braccio di ferro si è concluso ieri poco prima di mezzanotte, con i rom camminanti 'caricati' sugli autobus e trasportati sulla Colombo.

Spiega l'associazione 21 luglio: “Si è così scongiurato il rischio, per queste persone, di altre notti all’addiaccio dopo che le loro abitazioni, nella mattinata del 9 luglio, erano state rase al suolo dalle ruspe cittadine”.

Tira un sospiro di sollievo il presidente Marchionne che ha trattato in prima persona con il Campioglio e con le associazioni rom. Soddisfatte, per ora, anche la '21 luglio' e Amnesty internazional che su questa vicenda hanno di fatto messo all'angolo le amministrazioni comunali e municipali

Le due associazioni con due pesanti comunicati congiunti hanno dapprima denunciato le violazioni dei diritti umani e degli standard internazionali perpetrati con lo sgombero forzato e poi rivolto un appello urgente al sindaco  di Roma Ignazio Marino e all’Assessore al Sostegno Sociale e alla Sussidiarietà Rita Cutini al fine di trovare una soluzione immediata per far fronte all’emergenza creata dallo stesso sgombero. Subito dopo lo sgombero, infatti, le famiglie rom sono state letteralmente abbandonate a loro stesse dalle istituzioni e per sbloccare la situazione si sono rese necessarie ore di trattative con le autorità locali.

La trattativa si è aperta mercoledì, giorno del primo sgombero ufficiale, quando le ruspe hanno iniziato la bonifica del terreno e le pattuglie delle Municipale hanno allontanato gli occupanti. Dove spostarsi dopo Val d'Ala? A seguire le famiglie le associazioni 21 Luglio e Amnesty International, in continuo contatto con le istituzioni competenti. 

Prima la proposta da viale Manzoni di un alloggio alternativo ma con separazione dei nuclei familiari. Opzione rifiutata. Poi il ritorno a Val d'Ala, il secondo sgombero di ieri mattina, e l'extrema ratio per la notte: dormire nell'atrio del Municipio.

Giorni di tavoli vani, con la palla che ancora passa da piazza Sempione al Campidoglio ormai da ore. Il Municipio, che ha autorizzato l'operazione di sgombero, ieri mattina rassicurava le famiglie: “Siamo convinti che oggi (ieri ndr) l’Assessore Rita Cutini potrà far fronte alle sue competenze istituzionali circa l’accoglienza delle 39 persone provenienti dall’insediamento spontaneo di via Val d’Ala”.  

Solo in serata la soluzione. Ma su questa storia, siamo certi, ci sarà ancora tanto da dire e da scrivere.

Sgombero insediamento Val d'Ala - Le foto di Associazione 21 Luglio

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