Parco delle Valli, dopo lo sgombero un progetto "per riprendersi l'area"
Abbattute baracche e tende sul lato di via Val D'Ala si pensa a come rimettere quella porzione di verde al servizio della cittadinanza: "Occorre sottrarla al degrado"
Dopo lo sgombero saltato a maggio e la questione indicata come prioritaria dal Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in occasione della sua visita nel Municipio III questa mattina le ruspe sono entrate nel Parco delle Valli dove sono stati abbattuti 38 alloggi di fortuna. Nell'operazione - che ha visto il coinvolgimento della Polizia Locale con il Gruppo di Sicurezza Pubblica Emergenziale e il III Gruppo Nomentano, dei Guardiaparco, Carabinieri, Polizia e AMA - sono state identificate 30 persone di nazionalità romena con al seguito sei minori.
Un intervento quello nella parte urbana della Riserva Naturale Valle dell'Aniene che il quartiere - vessato da fumi nauseabondi e forse tossici, mendicità e rovistaggio - attendeva da tempo. E mentre in viale Manzoni si cerca una soluzione alloggiativa alternativa per le famiglie che comunque rifiutano di separarsi, a Piazza Sempione si pensa già a come fare in modo che nessuno più occupi quella parte nascosta e poco frequentata del Parco.
Un progetto da valutare insieme a Roma Natura "per attrezzare l’area sgomberata per sottrarla al degrado e all’abbandona e riconsegnarla ai cittadini” - spiega Riccardo Corbucci, presidente del Consiglio del Municipio III sottolineando come soltanto riappropiandosi degli spazi pubblici e mettendoli al servizio della cittadinanza sarà possibile prevenire la nascita di futuri insediamenti abusivi.
“Il costo sociale ed economico degli sgomberi è sempre molto elevato, credo che - conclude il Democratico - risparmieremmo risorse attrezzando queste aree, mettendole nella disponibilità dei cittadini, facendoci così aiutare dai residenti nel controllo del territorio”.
