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Parco delle Valli, malumori e proteste: "L'area sport del CONI va spostata"

I Comitati in difesa della Riserva Naturale chiedono che il progetto venga realizzato 50 metri più in la: "No a ricatto, salvaguardiamo una delle poche aree rimaste prato naturale"

Potenziare l'attività e la cultura sportiva agonistica intervenendo nelle zone periferiche urbane attraverso la realizzazione delle Aree Sport all’interno dei parchi pubblici della Capitale: una in ogni Municipio. Questo l'obiettivo del progetto "Sport e periferie" del CONI. 

Area sport del CONI nel Parco delle Valli

Nel Municipio III l'arrivo delle "isole funzionali" dell'area sport firmata dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano è previsto nel Parco delle Valli, il lembo urbano della Riserva Naturale Valle dell'Aniene. 

Playground multisport, giochi, percorso vita e piste per BMX e ciclo gym che avranno un’estensione di circa 2mila metri quadri con le isole funzionali che saranno dislocate "in modo adattabile alla conformazione dell'area". E la prescelta nel Parco delle Valli è quella prospiciente alla pista di atletica già esistente. 

Parco delle Valli: area sport calata dall'alto

Ma l'area sport del CONI, calata dall'alto e senza alcun percorso di condivisione con la cittadinanza, rischia di sollevare più di qualche malumore.

Sul piede di guerra il Comitato Amici del Parco delle Valli e le realtà ecologiche del Municipio III. "Le strutture previste dal CONI avrebbero un impatto di 2000mq circa. Abbiamo sollevato decisa perplessità su tale scelta visto che nella Riserva Naturale già incidono diverse compagini: il centro polivalente gestito dal centro anziani, un anfiteatro, due ampie aree giochi, due aree cani, la pista di atletica, il mercatino, il sentiero vita di Roma Natura. Strutture decisamente maltenute e sufficientemente impattanti per la vocazione di Riserva Naturale dell’area" - hanno scritto dal Coordinamento Rete Ecologica Roma Montesacro a margine di un incontro con la minisindaca Capoccioni a Piazza Sempione. 

A destare dubbi e perplessità sull'area scelta la natura della stessa "una delle poche - sottolineano dal Coordinamento - rimaste a prato naturale con alberature autoctone, fruito dai cittadini per passeggiare, fare pic-nic, e da bambini che hanno piacere di giocare all’ombra senza attrezzature". 

La richiesta della Rete Ecologica: 50 metri più in la

La richiesta dalle realtà ambientaliste del Montesacro, la cui proposta di riqualificazione del parco è stata inserita nella Carta dei Valori di Roma Capitale, è quella di prevedere lo spostamento di tali strutture sportive di circa 50 metri: nell’area ex-cantiere metro B1, sempre in prossimità della pista di atletica, "con il doppio intento di dare servizi ai cittadini e riqualificare la zona". 

Cinquanta metri appena che però potrebbero rappresentare un problema. "Con nostro sommo stupore ci è stato risposto che era già stata fatta la conferenza dei servizi alla presenza di Roma Natura, che ha dato il suo nullaosta, e che il Coni perentoriamente non permette spostamenti, pena la cassazione delle strutture". 

Dunque o li o niente. "Tale posizione di tipo ricattale non è certo idonea ad un rapporto di partecipazione attiva dei cittadini e alla dignità di un territorio protetto che, benché sia inserito in una zona ad alta urbanizzazione, - scrivono dal Coordinamento - rappresenta il solo polmone verde di Valli Conca d'Oro, strappato alla più bieca cementificazione proprio dai residenti".

I reclami del Comitato Amici Parco delle Valli

"Pensavamo, dopo la famosa pista di atletica e la dismissione del cantiere metro, di avere finalmente un po' di pace per il nostro amato pratone. Invece, grazie ad una legge del sempre più lungimirante Renzi, ci troviamo sotto il ricatto del Coni, che avrebbe scelto, senza possibili alternative, il nostro pratone per costruirvi delle nuove strutture; in barba ai vincoli su di esso esistenti, con la connivenza di chi dovrebbe vigilare (Romanatura) e l'appoggio trasversale di PD e 5S" - ha commentato Silvano Podda del Comitato Amici del Parco delle Valli, invitando la cittadinanza a respingere l'ennesimo attacco alla Riserva Naturale.

"Quello - dicono da Conca d'Oro - è un bene che va salvaguardato". 
 

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