Parco delle Valli, gli sgomberi non fermano l'illegalità: tornano le baracche
Ancora insediamenti abusivi ai margini della Riserva Naturale: in attesa del progetto sulla riappropriazione degli spazi i cittadini continuano a segnalare e chiedere per quell'area rispetto e dignità
Non bastano gli sgomberi a ripristinare completo decoro e legalità all'interno del Parco delle Valli: passate ruspe, Polizia Locale e bonifiche di AMA ecco che lungo i binari e gli argini del fiume Aniene rispuntano tendopoli e baracche.
Come se non fosse mai avvenuto, se non per le risorse spese, il grande sgombero del luglio scorso con le operazioni a ripetersi poco più di due settimane fa: 37 le baracche rase al suolo l'estate scorsa sul lato di Val D'Ala, 25 quelle abbattute sempre li l'11 febbraio.
Eppure negli angoli più nascosti della Riserva Naturale continuano a proliferare piccoli villaggi, casupole di cartone e giacigli di fortuna: qui la vegetazione e i tracciati impervi ben si prestano a nascondere tali situazioni che però - tra rifiuti sparsi, via vai di indigenti con passeggini e fagotti, rovistaggio e fumi acri - sono ben note e sentite dagli abitanti e dai fruitori del parco.
Nulla ancora in vista sul progetto di riappropriazione degli spazi di cui si era parlato mesi fa: orti urbani, aree attrezzate per i cittadini in modo che anche le parti più estreme della Riserva possano essere frequentate e così sottratte al degrado.
Soluzioni, probabilmente ad ora di difficile attuazione, che potrebbero però fare da argine al moltiplicarsi delle baraccopoli e al costo sociale e materiale dei conseguenti sgomberi.
Intanto mentre la politica conteggiando pure le scarse risorse a disposizione pensa a come agire gli abitanti del quartiere continuano a segnalare e a chiedere che a quell'area, lembo urbano della Riserva Naturale Valle dell'Aniene, vengano restituiti decoro e dignità.