Neve e potature devastano i giardini: "Kabul" nel cuore del Valli
Nel quartiere del Municipio III potature, cumuli di frasche e caos
Tronchi tagliati e non rimossi, nastri a transennare i rami caduti sotto il peso della neve, chiome a coprire panchine e muretti: così si presentano i giardini di Val Padana all'indomani della nevicata che proprio sulle alberature del quartiere Valli ha scatenato tutta la sua furia.
Poco distante da li, lunedì scorso, un grosso albero è crollato a terra frenando la sua corsa sulle auto lasciate in sosta: vetture schiacciate e danneggiate dai rami. Tronco, dalle radici totalmente sollevate dal terreno, rimasto in bilico in mezzo alla strada per ore.
Montesacro, la neve fa strage di alberi: auto schiacciate e strade interrotte
Una scena apocalittica proprio come quella ancora oggi sotto gli occhi dei residenti: i giardini di Val Padana, così ridotti e abbandonati, sembrano uno scenario di guerra. Rami ovunque, panchine sepolte e plance elettorali abbattute e accartocciate dal tonfo dei legni.
A denunciare la situazione il Comitato Amici del Parco delle Valli: "Dal panorama sembra di essere a Kabul. L'unica, piccola soddisfazione, i danni alle plance elettorali. Finalmente chi chiedeva più illuminazione per i giardini è stato accontentato" - ha commentato in modo amaro il presidente Silvano Podda.
Ma non solo quei giardini da sempre dimenticati. I lasciti di neve e potature d'emergenza sono ben visibili in quella parte del quartiere: rami in terra ancora transennati, alberi di cui sono rimasti solo ceppi e tronchi accatastati nello spartitraffico centrale. In sostanza alberature sparite: al loro posto solo disordinati cumuli di frasche.
"Niente più alberi a viale Val Padana. Nessuna cura ne potatura per anni ha creato ciò che dopo la nevicata è accaduto" - ha scritto sui social una residente.
Una tematica, quella delle alberature a rischio, cara anche al Comitato di Quartiere Le valli Conca d'Oro che, proprio nei prossimi giorni, testimone di crolli e tragedie sfiorate, incontrerà alcuni funzionari comunali "per concertare insieme un percorso volto alla sistemazione, ove possibile, delle alberature" del quadrante.
Maggior sicurezza e zero rischi quanto chiedono gli abitanti, senza però dover rinunciare al verde verticale fregio irrinunciabile per tutti.