A Città Giardino si lavora su rifugio antiaereo: per riavere Parco Bolivar c'è da attendere
Sopralluoghi e acquisizione di documenti sul Parco Bolivar e sul rifugio della seconda guerra mondiale la cui manutenzione "spetta al Comune". La minisindaca Capoccioni: "Restituiremo area valorizzata"
Città Giardino attende di poter godere nuovamente del Parco Bolivar, chiuso in seguito al crollo di un albero nel febbraio scorso e mai più riaperto. A complicare le cose la presenza di un rifugio anti aereo sotto la collinetta e le indagini su un eventuale rischio di dissesto idrogeologico sul quale Piazza Sempione sembra decisa a vederci più che chiaro. Da li sopralluoghi, con l'attivissima Commissione Ambiente, e l'acquisizione di documenti anche relativi alle competenze su suolo e sottosuolo.
In una recente comunicazione l'Agenzia per il Demanio ha sottolineato al Municipio III, che aveva inoltrato la richiesta di delucidazioni, come vi sia per le amministrazioni comunali di prendere in consegna le opere e di “assumere tutte le spese occorrenti per la manutenzione e la conservazione con facoltà di utilizzare le opere per scopi diversi da quelli dell'originaria destinazione”. Dunque del rifugio antiaereo sotto al Parco Bolivar dovrà occuparsene eventualmente Roma Capitale.
Previsto in tal senso un sopralluogo "per valutarne lo stato di conservazione" - ha scritto la minisindaca Capoccioni sottolineando come "sulla base delle valutazioni sul manufatto che verranno fatte dagli esperti, sarà possibile ideare il percorso operativo che - ha assicurato - restituirà l'area ulteriormente valorizzata a tutta la cittadinanza". Quando? E' però il grande interrogativo che si pone Città Giardino ormai orfana da quasi un anno del proprio amato parco.
