Ancora baracche e rifiuti nel cuore di Città Giardino

All'interno della Riserva Naturale Valle dell'Aniene un vero e proprio mondo sommerso, insediamenti abusivi simili a piccoli villaggi che crescono nascosti, ma non troppo, dalla vegetazione: baracche, giacigli di fortuna e bracieri la cui presenza è ben nota a istituzioni, forze dell'ordine e residenti che continuano a vedere il via vai di uomini e donne che, con spesso al seguito fagotti e suppellettili, dalle strade del quartiere spariscono dove rami e cespugli si fanno più folti. 

Non solo sull'argine dell'Aniene o lungo la ferrovia: le tendopoli della vergogna sorgono anche nel cuore del quartiere residenziale di Città Giardino ed in particolare in un'area privata di via Monte Nevoso. 

Qui la questione è annosa e da sempre irrisolta: nel luglio scorso l'intervento del Municipio che, sollecitato dalle segnalazioni e incalzato dagli abitanti, aveva provveduto all'azione di sgombero addebitando tuttavia le spese sostenute alla società proprietaria dell'appezzamento invitata pure a metterlo in sicurezza e agire per arginare la reiterazione di tale fenomeno. A distanza di mesi tuttavia, con pure alcune segnalazioni risalenti all'ottobre scorso, nulla sembra essere cambiato e da via Monte Nevoso è presto espresso il disagio "su decoro e sicurezza" recato dalla situazione. 

Così è nuovamente il Comitato di Quartiere Città Giardino a chiedere un intervento che possa porre fine a degrado, rifiuti e baracche nella Riserva Naturale e accanto alle abitazioni: una problematica da affrontare in modo risolutivo "sia per un fattore di tutela umana verso le persone che vivono in quello stato di degrado, sia per la tutela della salute dei cittadini costretti a respirare fumi altamente tossici" - aveva tenuto a sottolineare, Simona Sortino, l'allora vicepresidente e adesso numero uno del Comitato di Quartiere Città Giardino. 

Una linea che non è cambiata nel tempo: "E' proprio nell'ottica di salvaguardare chi è in difficoltà, che non è possibile ignorare la situazione di degrado presente nella Riserva. Occorre tutelare i residenti ed al contempo farsi carico di una situazione umana che potrebbe vedere coinvolte anche famiglie con bambini" - scrive Sortino pubblicando sui social la segnalazione, l'ennesima, inoltrata al Municipio.   

Spetterà dunque a Piazza Sempione farsi sentire con la proprietà del'area affinchè inerzia e noncuranza la smettano di aprire la strada a degrado e illegalità.