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Montesacro Fidene / Viale Carmelo Bene

Bufalotta, un centro sportivo sui reperti archeologici: il 'No' di Comitati e Associazioni

Un impianto polivalente su terreno comunale la cui realizzazione e gestione è affidata al privato: "Nessun interesse pubblico, rispettare valore dell'area"

Non piace a Comitati e Associazioni quanto previsto dalla memoria di Giunta n.354 del 21.12.2012, ossia la costruzione su un’area pubblica - all'interno del Piano di Lottizzazione Convenzionata "Bufalotta" - di un impianto sportivo polivalente da concedere alla ADS Virtus Pallavolo dell’imprenditore Claudio Toti.


Un intervento dall’importo complessivo pari a 15.422.782,16 euro che sarà a totale carico del concessionario.


Un progetto che prevede la realizzazione di un campo di calcio a 8 con relativi spogliatoi, una piscina scoperta, un palazzetto dello sport da circa mille posti e spazi destinati alle attività complementari dalla hall alla reception, ma anche un ristorante, la sala stampa, la sala riunioni e poi gli impianti tecnologici.


Il Comitato Serpentara ha già inviato una nota di opposizione in merito chiedendo il ritiro e l’annullamento o in subordine la sospensione della Memoria “per palesi violazioni sia nel dettato normativa in materia urbanistica sia in quello procedurale”: il Comune infatti  non avrebbe sottoposto l’intervento urbanistico né alla VAS valutazione di impatto ambientale, né alla Verifica di Assoggetabilità a VAS ed inoltre non sarebbe stato espletato il processo partecipativo previsto per opere di tale impatto urbanistico.


Un intervento massiccio, denunciano dunque i residenti non ravvisando alcun interesse pubblico nella realizzazione.


"Il primo tassello della strategia di demolizione del Parco delle Sabine” – secondo l’Associazione che si occupa della Tutela di quel parco che ricorda inoltre come in tale area siano stati rinvenuti reperti archeologici di una certa valenza.  

“I propositi di consumo zero del territorio, specialmente per ciò che riguarda le periferie, proclamati insistentemente dal Sindaco Marino, vengono messi  dura prova proprio qui,  in un’area sulla quale non si sarebbe dovuto neanche pensare ad un intervento edilizio” – tuonano dal Parco delle Sabine ribadendo la volontà di tutelare i reperti provenienti dall’area compresa tra Fidenae e Crustumerium, in un vero e proprio parco di interesse archeologico e naturalistico “dove – sottolineano – il cemento dovrebbe essere bandito per sempre e le iniziative private ridimensionate a servizi di supporto per la fruizione pubblica del parco”.

Si riapre così il braccio di ferro fra cittadini e istituzioni, con Comitati di Quartiere e Associazioni pronti a dar battaglia affinchè sull’ennesima colata di cemento alla Bufalotta si torni indietro.

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