Ballottaggio a Montesacro, Le Donne (Sinistra X Roma): "Sto con Marchionne"

Nessun apparentamento ufficiale in vista del ballottaggio ma nel Municipio III, dove a concorrere come Presidente per Sinistra X Roma c'era Gianna Le Donne, per tre anni vicepresidente del minisindaco uscente e approdato al secondo turno, Paolo Marchionne, non si dimentica quanto fatto e prodotto nella "mini consiliatura" di centrosinistra. 

Accantonato il responso delle urne, con le liste di Sinistra per Roma e Civica per Fassina ad ottenere nel Montesacro quasi il 6%, si pensa a chi nelle Istituzioni, orfane di quella parte di rappresentanza, si farà carico di quei temi cari alla Sinistra e posti al centro della proposta politica per il Municipio. 

DIFFERENZIATA, TMB E SOCIALE - "Estensione della raccolta differenziata, riconversione dell’impianto Ama di via Salaria, prosecuzione dei progetti di orti urbani, tutela delle esperienze di autorganizzazione di associazioni e comitati sul territorio e dei cittadini più fragili, in relazione in particolare al tema dell’emergenza abitativa. Queste sono le priorità, insieme al decoro e alla tutela del territorio" - ha detto Gianna Le Donne con endorsement piuttosto scontato a Paolo Marchionne senza però risparmiare critiche al PD romano e nazionale. 

DECENTRAMENTO - "Fino a poche settimane fa sono stata vicepresidente di questo Municipio. Credo che il lavoro svolto a partire dal 2013, tra mille difficoltà, vada nella giusta direzione. Certo i limiti sono sotto gli occhi di tutti e derivano principalmente da un assetto istituzionale da ripensare" - ha aggiunto l'ex Assessore sottolineando come il decentramento sia il tema decisivo, "senza il quale i Municipi continueranno ad essere il front office dei tanti problemi del territorio con pochi strumenti di risoluzione". 

TMB AMA SALARIA - "Fatta questa premessa fondamentale non posso restare equidistante tra la candidatura di un amministratore esperto, con cui ho condiviso per quasi tre anni un’esperienza di governo, come Paolo Marchionne e quella rappresentata dai Cinque Stelle, da cui mi sento lontana in termini di cultura politica e di proposta per il territorio. Penso, per esempio - ha detto Le Donne toccando una questione sempre più scottante - a quanto proposto con una certa confusione riguardo il futuro dell’impiantistica romana di trattamento dei rifiuti e in particolare sul destino del TMB di via Salaria". 

SCELTA NETTA - Inaccettabile secondo l'esponente di SeL dunque non prendere posizione: "La politica, così come l’amministrazione, è fatta di scelte e dunque sento la responsabilità di farne una, netta" - ha proseguito sottolineando come le distanze col Partito Democratico restino immutate sulle politiche nazionali che però "non deve essere sovrapposta a all'amministrazione locale".  

DISTANZA DA PD E RENZISMO - "Resta un vulnus la scelta del Pd di dimettere un Sindaco, scelto dai cittadini, presentandosi davanti a un notaio. Ma sovrapporre la politica nazionale all’amministrazione locale è stato uno dei tragici errori di questa vicenda romana. In ogni caso, la sinistra che deve nascere credo debba essere alternativa al renzismo, ma non alla base e agli elettori del Pd. E comunque Sinistra Italiana dovrà valutare una politica delle alleanze, puntare ad essere una forza che si candida a governare, non di testimonianza"

LE DONNE PER MARCHIONNE - "Ma, per tornare ai temi del nostro territorio - ha concluso Le Donne - sono convinta che al Municipio i cittadini non chiedano di prendere posizione sul Job Act, sulla riforma della Scuola o sulla politica estera; ma invocano decoro, programmazione e servizi. Ed è su questo terreno che baso la mia scelta a favore di Paolo Marchionne".