Ingombranti, calcinacci e copertoni: la Marcigliana è una discarica a cielo aperto
La Riserva Naturale soffocata dallo sversamento illegale di rifiuti, nessun deterrente dopo anni di denunce e segnalazioni. Bartolomeo: "Vertici di Roma Natura si dimettano"
Una lunga scia di calcinacci, copertoni, vecchi elettrodomestici, lastre in eternit e rifiuti vari: kilometri di discarica a cielo aperto nel cuore della Marcigliana, prestigiosa Riserva Naturale che si estende in buona parte del Municipio III.
Condizioni di degrado, inciviltà e noncuranza che nella Riserva sono ormai storiche: tante nel corso degli anni le denunce degli abitanti e degli organi di stampa con le pulizie straordinarie e gli interventi dei cittadini che non hanno sortito alcun effetto.
Ad oggi via della Marcigliana e via della Cesarina, le due arterie che attraversano la Riserva, sono delle vere e proprie discariche abusive: otto kilometri di qualunque cosa gettata lungo i margini della prima, quattro quelli sommersi da copertoni, calcinacci e vari nella seconda. "13 mini discariche tra amianto e grandi elettrodomestici" - quanto denuncia l'ex consigliere del centrodestra di Piazza Sempione, Manuel Bartolomeo.
"Condizioni inaccettabili, kilometri di discariche a cielo aperto per non parlare del giro di prostituzione. Credo sia giunto il momento - non usa mezzi termini l'ex NCD - che i vertici dell'Ente Regionale Roma Natura si dimettano in massa".
Controlli e telecamere quanto da anni si chiede per tutelare la Marcigliana: presenza e videosorveglianza che facciano da deterrenti a inciviltà e sversamento illegale di rifiuti. Strumenti mai attivati con una Riserva Naturale che ad oggi infatti non sembra affatto tale.