Maximo Green, istruttori licenziati e soci infuriati: “Salvaguardiamo il centro sportivo”

Contratti scaduti e niente risorse per rinnovarli, licenziamento per dieci istruttori o orari ridotti per coloro ai quali è stata concessa una proroga, l’ennesima, questa volta della durata di un mese. Subbuglio al Maximo Green, il centro sportivo all’interno di un punto verde qualità di via di Casal Boccone, nel quale è tanta la rabbia dei lavoratori e dei circa 1600 iscritti tutti ignari del proprio futuro tra impiego perso e lezioni ridotte.

Sulla vicenda che ha infiammato le cronache cittadine negli scorsi giorni è intervenuto anche il Consiglio del Municipio III che ha approvato all'unanimità un ordine del giorno per salvaguardare la qualità della struttura “in passato oggetto di gestione privata conclusa, in seguito a disservizi e debiti accumulati, con la chiusura per decisione del Comune di Roma che poi ne ha preso la diretta gestione per evitare che chiudesse” – spiegano i Consiglieri PD Fabio Dionisi, Francesca Leoncini e Anna Punzo.

Un atto che chiede al Dipartimento Tutela Ambiente e all'Ufficio di Scopo del Comune di Roma, che hanno in carico la gestione della struttura di preservarne la qualità contrattualizzando il personale rimasto, nello specifico quello addetto all'accoglienza, rimodulando gli attuali contratti dei dipendenti in modo da garantire orari di apertura del centro sportivo adeguati alle esigenze dei soci e mettendo in atto le procedure necessarie in linea con gli attuali strumenti amministrativi “per poter garantire – ha sottolineato  Fabio Dionisi, Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità del Terzo - non solo il servizio attuale, ma anche lo sviluppo futuro della struttura".

"L'auspicio è che la questione venga risolta il prima possibile e che soprattutto venga fatta luce sugli ultimi mesi di gestione” – ha commentato Francesco Filini, capogruppo di FdI e presentatore della mozione di solidarietà ai lavoratori e agli iscritti che già la settimana scorsa si era detto deciso a far luce sulla vicenda senza esitare, qualora si riscontrassero mala gestione della struttura o addirittura notizie di illeciti, a presentare denuncia presso le autorità competenti.