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Altre Talenti / Via di Casal Boccone

Maximo Green, il Municipio con i lavoratori: “Lo autogestiscano i dipendenti”

Votato all'unanimità dal parlamentino di Piazza Sempione un documento presentato da FdI-AN per scongiurare la chiusura del centro sportivo

Fare in modo che il Maximo Green , centro sportivo nel Punto Verde Qualità di via Casal Boccone, non chiuda: questo chiedono i lavoratori della struttura che dopo il turbolento mese di aprile passato tra licenziamenti, riassunzioni e orari ridotti, ieri si sono visti recapitare una nota di Roma Capitale che dava ordine di procedere alla sospensione temporanea di tutte le attività sportive e commerciali.


Un fulmine a ciel sereno per i dipendenti con contratto fin al 31 agosto avvisati tramite una mail nemmeno ufficiale; motivo di sgomento invece per gli utenti, circa 1500 che potrebbero veder andare in fumo mesi di attività pagate in anticipo.


Così intorno al Maximo Green si è stretto un intero territorio con attestati di solidarietà e vicinanza ai lavoratori che da ieri sera sono in presidio nel centro per scongiurare una chiusura che nessuno vuole.


Accanto ai dipendenti si è schierato anche il Municipio: oggi il parlamentino di Piazza Sempione ha approvato all’unanimità un atto presentato da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale che impegna il Presidente e la Giunta ad intraprendere ogni misura necessaria e in linea con la normativa vigente affinchè il Maximo Green possa essere almeno in parte autogestito da costituende associazioni o cooperative di operatori e  istruttori del centro stesso.


Già perché i lavoratori del club sportivo – oltre a proporsi di lavorare a titolo gratuito per consentire agli utenti di portare avanti percorsi sportivi costruiti nel tempo – avevano anche presentato un prospetto che avrebbe permesso, attraverso la gestione da parte di un’associazione sportiva da loro composta, di poter risparmiare fino a 40mila euro al mese.


“Una via di fuga” – l’hanno definita da via Casal Boccone esprimendo la profonda volontà di farsi carico di un posto dal valore professionale ed affettivo inestimabile, un luogo da rilanciare senza che su di esso si abbattano prima l’abbandono e poi le sempre minacciose speculazioni.


Da Piazza Sempione dunque l’appoggio a tutti i lavoratori e il riconoscimento dell’importanza di un polo sportivo di tale levatura. La speranza però è quella che il nuovo indirizzo del parlamentino del Municipio III non venga accantonato come successo per un altro atto che nemmeno due mesi fa aveva chiesto di preservarlo e tutelarlo.

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